Vittorio Sodano

Sul set hanno lavorato quattrocento fra truccatori, parrucchieri, perfino ortodontisti agli ordini di due artisti italiani: il make up designer Aldo Signoretti (già una nomination per "Moulin Rouge") e il co-make up designer Vittorio Sodano. Per questo lavoro Signoretti e Sodano hanno ricevuto la nomination agli Oscar 2007. Sodano, a 32 anni ha già lavorato per film hollywoodiani importanti. «Sì, dal 1999. Mi sono molto divertito a lavorare insieme al regista Lasse Hallström per "Casanova". E poi per "Prima del tramonto", per cui ho ricevuto un premio della critica per gli effetti speciali. E "L'impero dei lupi", tra fantascienza e commedia». Come è stato l'ingresso nel cast di Apocalypto? «Con Aldo Signoretti abbiamo cominciato a lavorare subito con Gibson. Il giorno prima eravamo su un'isola per "Fade to black" con Oliver Parker e il giorno dopo a Città del Messico. Ci siamo rimasti 14 mesi. Lavoravamo 20 ore al giorno. Il trucco si basava sulla montatura di orecchie, tattoo, gioielli facciali, ferite, denti finti, e scarnificazioni. Realizzavamo 500 tra pezzi di denti o gioielli al giorno». E il regista era sempre presente? «Gibson sa scegliere sempre il meglio di ogni proposta. Per ogni trucco io e Aldo realizzavamo 10 bozzetti. Mel ne sceglieva 2 o 3, poi li voleva vedere addosso agli attori. Infine, sceglieva quello che gli piaceva di più». Quindi il lavoro si triplicava. «Sì, ma ti metteva in una grande condizione economica. La spesa per realizzare gli effetti aumentava continuamente e un giorno gli ho detto: "Se vuoi mantenere questa qualità devi aumentare il budget..." E lui: "io voglio il meglio... Sono i miei soldi e voglio fare un grande film"». Si fidava ciecamente di voi? «La prima volta abbiamo preparato e truccato 50 attori, Mel li ha guardati mentre io rimanevo muto e terrificato. È andato in mezzo a loro, li ha studiati e alla fine si è girato, applaudendoci. Da quel momento tutti hanno applaudito».