Le preferenze dei bambini
si mettano pure l'anima in pace Melo Cotogno e la Strega Salamandra. Perchè, nel tempo libero, i bimbetti delle elementari preferiscono lo schermo della playstation e i videogiochi da pc. I videogames più amati sono quelli d'avventura. Altro che tv dei ragazzi! E se proprio devono fare una classifica dei programmi televisivi preferiti in cima alla lista piazzano «Striscia la notizia» e «Camera cafè» confezionati per gli adulti. È quanto emerge da una ricerca condotta dall'università di Udine, attraverso un questionario, su un campione di 1.212 scolari tra gli 8 e gli 11 anni di Abruzzo, Friuli, Sicilia, Toscana e Veneto. Nella top ten dei programmi più seguiti Mediaset fa la parte del leone oltre a Camera Cafè (amata dal 68,73% degli intervistati) e Striscia (61,06), si piazzano I Simpson (59,24), Zelig (57,34), Le Iene (43,15), Il Grande Fratello (26,90), Amici (24,67) e solo in coda arrivano la Melevisione della Rai (20,71) e, sempre della Tv pubblica, il Gt ragazzi (18,89). I nostri bambini hanno una crisi d'identità? Oppure il clima impazzito precocizza l'età puberale? «Ci troviamo di fronte a bambini adultizzati» ha spiegato il coordinatore della ricerca, Francesco Pira. L'emulazione dei grandi è avvalorata dal fatto che è raddoppiato il tempo che i bimbi dedicano ai videogiochi rispetto a un'analoga indagine del 2001 e che il 10% naviga su internet e chatta tranquillamente. Tutta questa frenetica attività multimediale penalizza la lettura. S'accantonano i libri per far posto alle meraviglie tecnologiche. Il 34% ha dichiarato di leggere da 1 a 5 libri l'anno e il 27% da 5 a 10. Il vero oggetto-culto presso le giovani generazioni è sempre di più il telefonino-totem. Non è raro nelle feste di compleanno, anche ai giardinetti, osservare tanti bimbi che, ognuno per conto loro, digitano veloci i tasti dei loro cellulari, mandando sms agli amichetti. E se il gruppo si forma è semmai intorno a un gameboy oppure ad una playstation portatile. È il giochetto da 300 euro che si porta nello zainetto. Le macchinine e le bambole, roba dell'altro secolo!