La soubrette a teatro con «Cabaret»
Incontrata nel primo giorno di prove al Teatro della Luna di Milano, dove il primo febbraio debutterà il musical "Cabaret" con la regia di Saverio Marconi (dal 17 maggio al Teatro Sistina di Roma), Michelle Hunziker mette in mostra il basso profilo che intende mantenere anche sul palco dell'Ariston: «Il mio amico Piero Chiambretti mi ha spiegato che al Festival tutto viene amplificato e mi ha suggerito di essere semplicemente me stessa. Voglio dare come sempre il mio contributo artistico, ma senza strafare». Canterà, reciterà e ballerà: Michelle sarà, come dice lei, «uno show nello show»; ma non anticipa nulla sul suo ruolo a fianco di Pippo Baudo a Sanremo, dove sarà accudita artisticamente da uno staff personale, fra cui l'autore Giampiero Solari) e il grande coreografo David Parson. «Sicuramente approfitterò di questa esperienza teatrale, portando un numero di "Cabaret". Con Pippo siamo d'accordo di mantenere l'attenzione sulla musica e sugli artisti; poi cercheremo di coinvolgere gli ospiti internazionali in qualcosa di più interesante delle banali interviste». Non ha ancora ascoltato le canzoni in gara («Lo farò ora dopo le prove: le ho tutte in mp3»), ma ha le idee chiarissime sulle scelte del direttore artistico Baudo. «Le polemiche degli esclusi fanno parte del gioco, comprese quelle per i brani scritti dai Nobel. Da quel che ho capito, Rita Levi Montalcini nemmeno sapeva di essere candidata a partecipare a Sanremo. Dite che l'età media è molto elevata? È vero, ma l'anagrafe conta poco o nulla: prima di giudicare, ascoltiamo le canzoni. Io mi fido del giudizio di Baudo, perché è un professionista che sa fare molto bene il suo lavoro». Mistero assoluto sullo stilista che la vestirà a Sanremo: «Mi piace la moda italiana: adoro Armani, Valentino, Cavalli e Alberta Ferretti». La Hunziker dribbla tutte le domande su Sanremo con un sorriso o fingendosi un po' brilla («Ho appena brindato con il regista e tutta la Compagnia della Rancia: una sola coppa di champagne, ma io sono astemia»), però confessa di essere emozionatissima e stupita da quanto lavoro l'aspetta. «Con "Striscia la notizia" ero abituata a fare in una volta servizi fotografici per sei copertine di giornali: l'altro ieri ho posato in un solo giorno per quindici giornali diversi». Non aveva preventivato di ritrovarsi sulla copertina di un noto settimanale mano nella mano con Timothy Snell, il finalista di "Amici 2" che le cronache rosa indicano come il suo nuovo amore. «Non l'ho ancora vista, comunque non dico nulla sulla mia vita privata. Ho tanti progetti: parliamo di quelli». Dopo avere interpretato il ruolo che al cinema fu di Julie Andrews in «Tutti insieme appassionatamente», ora Michelle si confronta con la grande Liza Minnelli, che ha reso famoso "Cabaret" nella versione cinematografica del 1972 con la regia di Bob Fosse. «Davanti alla Minnelli posso solo inchinarmi. Non cerco di superare Liza, perché sarebbe una sfida persa in partenza. Inoltre questa versione di "Cabaret" messa in scena da Saverio Marconi si discosta dall'immaginario del film di Bob Fosse. Non c'è quell'ambiente sporco, che quasi giustificava l'arrivo del nazismo come una sorta di punizione: qui la colpa di chi frequenta il locale è l'indifferenza nei confronti di ciò che accade fuori, il non curarsi della vita reale per inseguire il proprio piacere. È esattamente quello che accade nella società di oggi». Michelle sente di avere affinità con la protagonista Sally Bowles: «Il 24 gennaio compirò 30 anni. Sto vivendo un momento molto importante della mia vita, ma quando avevo 19 anni anch'io ero come Sally: tanta voglia di fare, ma anche tante paure che condizionavano le mie scelte». Ora che è grande e può scegliere liberamente, quali musical vorrebbe interpretare in futuro? «Mi piacerebbe essere Mary Poppins e poi fare "Moulin Rouge", perché amo il personaggio di Satin».