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Il Festival delle polemiche

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La Hack: «Baudo? Meglio il commissario Rex»La canzone con le parole dell'astrofisica esclusa dalla competizione: «Non sono disperata»

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Il più inedito dei contrasti è quello, a distanza, tra Pippo Baudo e l'astrofisica Margherita Hack. «Sanremo? È una gran barba», dice la Hack, nota astrofisica coinvolta nelle cronache del Festival come autrice del testo di una canzone esclusa dalla gara di quest'anno, dal titolo «Questo è il mondo». La Hack è comunque in buona compagnia: tra gli altri esclusi eccellenti, infatti, ci sono il poeta Edoardo Sanguineti, la poetessa Alda Merini e il premio Nobel Rita Levi Montalcini. A tutti e quattro l'altro giorno Pippo Baudo, dopo l'annuncio in diretta dei 20 big in gara, ha detto: «Avranno tempo di ripresentarsi». «Me l'hanno detto», dice la Hack dalla sua casa di Trieste. Non è affatto delusa per la bocciatura. A lei il Festival e, in generale, la musica leggera proprio non interessano: «Ho accettato solo per fare un favore a un amico. Per me Sanremo è una tale noia... non lo vedo mai. E non capisco la gente che si appassiona tanto a questo genere di cose». Ma se il brano fosse stato scelto avrebbe seguito il Festival? «No», risponde senza tentennamenti. L'amico in questione è il 29enne Stefano Pais, che «ha scritto la musica su un testo preso dalla mia autobiografia» («L'amica delle stelle», pubblicata da Rizzoli nel 1998). Baudo? «È uno dei tanti presentatori. Non trovo nulla di straordinario in lui. Gli preferisco di gran lunga il Commissario Rex». E la risposta di Superpippo non si è fatta attendere: «Margherità Hack può guardare quello che vuole, anche le stelle che lei conosce benissimo». Così Pippo Baudo replica, da Catania, all'astrofisica. «Di Sanremo non parlo in questo momento - ha aggiunto Baudo - perchè ormai l'ho fatto. Quando realizzi il cast di un festival le polemiche e le critiche ci sono sempre, è normale. Ma di questo io parlerò soltanto nella conferenza stampa finale». E anche Rita Levi Montalcini «non è affatto addolorata» per l'esclusione dal festival di Sanremo della canzone dei Jalisse con il testo scritto da lei. A chiarire i termini di una «polemica strumentale», che ha coinvolto altri nomi illustri della scienza e della cultura italiane è stata Giuseppina Tripodi, assistente personale della senatrice a vita. «Si tratta di nomi usati ad arte per cercare di creare una notizia che non c'è», commenta. «Le parole della professoressa Moltalcini sulla pace, l'istruzione, la solidarietà e la condizione delle donne africane - spiega - inizialmente rappresentavano una riflessione su alcuni dei temi più cari alla senatrice a vita. E non dovevano costituire il testo di una canzone. Poi è nato il progetto insieme ai Jalisse ma - precisa - anche in questo caso la canzone non doveva arrivare al Festival. E saggiamente la commissione artistica non ha ritenuto che le parole del premio Nobel venissero usate in una competizione canora come Sanremo». Insomma, polemiche attorno a Sanremo sì, ma senza nessuno che si dispera. O, forse, chi veramente si sta disperando per l'esclusione, si guarda bene dal dirlo.

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