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Il Codacons ai genitori «I bambini hanno paura? Andate dal magistrato»

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Ieri, all'esordio di «Apocalypto» in sala, tante persone, tra le quali non pochi adolescenti, si sono messe in coda per assistere al film definito «diseducativo», «troppo violento», «potenzialmente pericoloso». Il ministro dei Beni culturali, Francesco Rutelli, dopo aver chiesto ai gestori delle sale di sconsigliare con cartelli la visione del film agli adolescenti, ha affermato che è ora di fare nuove leggi per regolamentare il settore. Ed è scesa in campo anche l'associazione Codacons. «Nel caso in cui soggetti minori di 14 anni, a causa della visione del film di Mel Gibson, dovessero subire stress, shock o traumi psicologici di qualsiasi tipo - spiegano dall'associazione - i genitori degli stessi potranno rivalersi sulla Commissione di revisione cinematografica che ha deciso di non imporre i divieti, chiedendo risarcimenti monetari. Daremo assistenza legale ai genitori - aggiungono dal Codacons - qualora i figli dovessero riscontrare conseguenze psicologiche attribuibili alla visione del film». Ma al momento non ci sono adolescenti troppo impressionati. Il parere di molti spettatori che ieri uscivano dalle sale è che il film è sì violento, ma lo sono di più molti videogiochi e in tv si vede di peggio. A differenza di tutte le sale cinematografiche d'Italia, a Chivasso, in provincia di Torino, i minori di 14 anni non potranno assistere alla proiezione. Il sindaco Bruno Matola ha preparato lui stesso un apposito divieto. Ma gli adolescenti che vorranno vederlo si dovranno solo spostare. Di poco. Sta accadendo insomma come per «Ultimo tango a Parigi» di Bertolucci del '72 per il quale, tra una censura e l'altra, molti spettatori fecero a pugni per assicurarsi un posto in sala. Più o meno altrettanto avvenne per «La bestia» di Walerian Borowczyk (1975), «Cannibal Holocaust» di Ruggero Deodato, del '79. C'è da stare sicuri che dopo il «consiglio» agli adolescenti di non andare a vedere il film, questo scalerà molto in fretta le vette della classifica anche se, in sala da ieri, c'è a fargli concorrenza quello che sarà certamente uno dei grandi successi dell'anno in corso: il nuovo 007 «Casino Royale». Contro «Apocalypto» di Gibson più che il ministro Rutelli o il Codacons potrà il caro buon vecchio James Bond.

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