Gassman l'imperfetto

..?«Assolutamente sì. Lavorare per me oltre che una passione è anche un piacere». E lavorare per il teatro? «È una esperienza esaltante, emozionante. Il teatro ti regala sensazioni stupende». «La forza dell'abitudine»: un testo che le piace tanto? «Certo. Il mio personaggio è il direttore Garibaldi: è convinto che fuori della perfezione non ci sia vita». E lei...? «A volte sì a volte no. Certo, come è difficile raggiungere la perfezione». Anche nella recitazione? «Certo. Recitare è un mettersi in gioco sempre. È una ricerca di perfezione, è un cammino lungo difficile verso la verità». La perfezione è noiosa? «A volte sì. Comunque è quasi impossibile essere perfetti». Questo testo parla di utopia? «Sì. È un testo avvolgente, aggregante, complicato. La storia di un circo e del suo infaticabile e a volte tirannico direttore deciso a perseguire appunto la perfezione attraverso un lavoro quotidiano ai limiti del maniacale». Il teatro è gioco? «Un gioco divertente severo e faticoso. Un gioco interessante. Un gioco che davvero mi regala tanto». E la famiglia? «Non è un gioco una cosa molto seria. Una compagna un figlio che regali bellissimi che la vita mi ha dato».