Dopo gli anni della sobrietà un parterre d'eccezione

L'Aida "holliwoodiana" firmata dal grande regista Franco Zeffirelli, un tripudio di costumi e scenografie esotiche che incorniciano l'opera egiziana di Giuseppe Verdi, è attesa da una platea internazionale di altissimo livello. Il presidente del Consiglio Romano Prodi ospiterà nel palco Reale il primo ministro tedesco Angela Merkel, il croato Ivo Sanader e il presidente greco Karolos Papoulia. Ma nei palchi riservati alle autorità ci saranno anche diversi ministri (hanno confermato Rutelli, Pollastrini, De Castro, Parisi, Mastella), il figlio del presidente libico, Saif al Islam Gheddafi e il sindaco di Tel Aviv Ron Huldai. Il sindaco Letizia Moratti,eletta la scorsa primavera, è al suo esordio scaligero da presidente della fondazione (sarà vestita Armani), mentre il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni è ormai un habituè; quest'anno, finite le polemiche, ci sarà anche il presidente della Provincia, Filippo Penati, finalmente accolto nel Cda. Oltre agli esponenti del mondo politico italiano ed internazionale, sono attesi in platea numerosi rappresentanti del mondo economico: a partire dall' a.d dell'Eni, partner principale della serata, Paolo Scaroni, che ha lo stesso ruolo anche nel Cda della Scala, al neo consigliere Alessandro Profumo, indicato nei giorni scorsi per tale incarico dal ministero della Cultura, ai vertici di Banca Intesa, Giovanni Bazoli e Corrado Passera a numerosissimi altri. Anche il mondo dello spettacolo dovrebbe domani tornare ad essere ben rappresentato a una prima, mentre nelle passate edizioni si era notato un certo disinteresse. Arriveranno infatti dalla Francia Fanny Ardant e dall'Inghilterra Rupert Everett, e faranno "passerella" fra gli altri, le italiane Valeria Marini, Serena Autieri e Anna Kanakis. Dopo gli anni dell'"esilio" forzato agli Arcimboldi, il ritorno a un Piermarini restaurato a tempo di record avvenne due anni fa con l'Europa Riconosciuta di Salieri diretta il 7 dicembre del 2004 da Riccardo Muti prima del divorzio dal teatro, consumatosi nella primavera successiva.