di GIAN LUIGI RONDI CAMBIO DI INDIRIZZO, di e con Emmanuel Mouret, e con Frédérique Bel, Fanny Valette, ...
UNA commedia francese sull'amore, allegra e spigliata. Con un finale prevedibile ma preparato in modo da vanificarlo ad ogni svolta, con tutte le varianti possibili. Un po' come in certe commedie americane tipo «Harry ti presento Sally». L'impresa se l'è assunta un attore poco noto in Italia, Emmanuel Mouret, spesso anche regista, come qui. Il personaggio del protagonista, che si è costruito quasi su misura, è un suonatore di corno, David, timido, maldestro, quasi goffo, venuto a Parigi dalla provincia. È ancora agli esordi, ha pochi soldi, così cerca casa in coabitazione per fare economia e se la vede offrire, addirittura in strada, da una ragazza che è il suo opposto, Anne, esuberante, logorroica, intraprendente. Quella convivenza, per di più in spazi esigui, potrebbe far nascere l'amore fra i due, ma David, quasi subito, si innamora di Julia, una ragazza molto riservata cui dà lezioni di corno, e Anne coltiva, quasi a distanza, un rapporto del tutto precario con un certo Gabriel che non si vede mai e anche lei vede poco. Poi, quando fra Julia e David le cose sembrano mettersi al meglio (si sono persino cercata casa insieme) torna a farsi vivo un terzo incomodo che a suo tempo si era follemente innamorato di Julia. A questo punto tutto si concluderà come si pensava fin dall'inizio. La conclusione scontata, però, non concede molto al facile perché, appunto, ci si arriva dopo alti e bassi molto coloriti che sembrano sventarla di continuo. Con quel personaggio di David sempre al centro che diverte appena si muove e parla, con degli impacci tali che ne frenano ogni gesto, mentre, di fronte, Anne tende a proporsi come il suo contrario, pronta a prendere iniziative in tutti i campi, salvo quando si tratta di conquistare quell'invisibile Gabriel destinato fin dall'inizio a scomparire. Riuscendo anche a proporsi sul versante opposto di Julia che, invece, è spesso atona e muta come se niente e nessuno avesse presa su di lei, tanto che, quando cederà a Julien, ci verrà furbescamente detto dietro le quinte: come un evento trascurabile anche se sarà quello che, per David e Anna, darà il via al lieto fine. Si sorride, spesso anche si ride, le situazioni sono piacevoli da seguirsi e i dialoghi, pronunciati da quattro attori simpatici, lo stesso Mouret, Frédérique Bel, Fanny Valette e Dany Brillant, sono sempre vivaci e anche spiritosi. Ravvivati, nella colonna sonora, da musiche dorate del Settecento che sanno cantar bene l'amore.