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I nuovi dischi della Tigre di Cremona e del giovane talento pop

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Mina ed Elisa, voci per ogni stagione

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Mina ha pubblicato l'album "Bau" (che esce venerdì 24, ma è disponibile già da oggi in esclusiva all'interno della versione speciale "Black" dei tre telefonini Nokia Nseries) ed è già al lavoro su un cd in spagnolo per il mercato latino che uscirà nel 2007. Elisa festeggia dieci anni di carriera con il greatest hits "Soundtrack '96-'06" (venduto anche in edizione speciale allegato a un dvd di videoclip) impreziosito da quattro inediti fra cui il duetto "Gli ostacoli del cuore" con Ligabue, che per la prima volta ha scritto per un altro artista, così come lei è la prima volta che canta una canzone concepita interamente da qualcun altro. «È un brano con una forte impronta femminile e ho subito pensato a Elisa», ha detto il rocker di Correggio ospite ieri dello showcase agli Arcimboldi di Milano, trasmesso in diretta sul portale web Rosso Alice. Oltre a far debuttare la terza generazione della famiglia Mazzini ("Per poco che sia" è firmato da suo nipote Axel Pani, figlio di Massimiliano che ha prodotto il disco), anche Mina si è affidata a un autore emiliano: otto delle tredici canzoni di "Bau" sono state composte da Andrea Mingardi, che duetta con lei nel singolo "Mogol Battisti" e nella cover "Datemi della musica", un suo brano di trent'anni fa arricchito da un lungo e coinvolgente finale strumentale. «Tutti vorrebbero che Mina riapparisse in pubblico - ha detto il cantautore bolognese - ma il suo non è un mistero cupo come quello di Greta Garbo, bensì una scelta di vita gioiosa: quando canta si spalancano orizzonti meravigliosi a chi ama la musica non di plastica. I dischi pop di oggi non hanno più anima: hanno tutti uno standard qualitativo alto, ma proprio per questo si confondono uno con l'altro. "Bau" ha un cuore R&B e arrangiamenti coraggiosi». Tornando a Elisa, gli altri tre inediti di "Soundtrack '96-'06" sono "Stay" («È una confessione a cuore aperto a mio padre, con cui ho avuto un rapporto complicato dopo il divorzio da mia madre»), "Eppure sentire (un senso di te)" che sarà la title-track del film "Manuale d'amore - Capitoli successivi" di Giovanni Veronesi (in uscita a gennaio) e "Qualcosa che non c'è": «L'ho scritta come forma di autoterapia. Parla dell'inganno del successo, ma anche del mio carattere: ho una visione romantica della vita e sono spesso proiettata nei miei sogni con la consapevolezza di perdere i piaceri reali della vita». A gennaio Elisa sarà protagonista di sei eventi live (il 23 a Roma e il 26 a Milano) con un'orchestra d'archi e un coro gospel del Michigan. Al nuovo disco di inediti inizierà a pensare non prima del 2008: «Mi sento pronta per un album interamente cantato in italiano. In realtà io avrei inciso già adesso un cd di canzoni nuove, perché ho nel cassetto materiale per almeno tre dischi, però la casa discografica ha voluto questo greatest hits anche per recuperare un po' dei tanti soldi spesi per il precedente cd "Pearl Days" registrato negli Stati Uniti con il grande produttore Glen Ballard, che non ha venduto quanto speravamo». L. Ben.

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