Nastri di Diamante
Così Giuseppe Tornatore, che martedì sera ha ricevuto a Palazzo Fendi uno dei Nastri di Diamante per i 60 anni del Sindacato nazionale giornalisti cinematografici italiani, ha risposto a distanza all'attrice, che si era proposta per un'eventuale "Malena 2". Il regista ha anche parlato del corto promozionale che ha appena finito di girare in Cina per le Olimpiadi del 2008: «È stata un'esperienza e un esperimento molto interessante, sono partito dall'Italia con soli quattro italiani e lì ho lavorato con una troupe e un cast tutto di cinesi. È stato molto utile per creare rapporti con persone di lingua e abitudini diverse dalle nostre. Mi attrae sempre molto cercare di trovare un'armonia tra mondi diversi». Il cineasta, in questi giorni nelle sale con il film "La sconosciuta", sulla trama del corto ha detto solo che «è una storia che parla di generosità. Avevo proposto tre soggetti, anche perché mi avevano garantito massima libertà creativa, temevo nascessero degli equivoci. All'inizio i cinesi avevano scelto la storia di un'attrice occidentale che parte per la Cina e per realizzare questo progetto, fra le possibili interpreti, c'era anche Anna Falchi. Poi, però loro hanno fatto dei test e un altro dei tre soggetti che avevo proposto ha avuto un consenso maggiore e mi hanno chiesto di cambiare». Sui progetti futuri, come al solito il regista ha detto il meno possibile: «Almeno un paio di volte mi hanno chiesto di girare un film vero e proprio in Cina e non escludo che prima o poi possa succedere. I cinesi sono l'unico popolo in cui ho letto il futuro negli occhi,mentre negli occhi delle altre persone si vede soprattutto smarrimento, delusione, e anche cose peggiori». Oltre a Tornatore, martedì sera un altro dei Nastri di Diamante è andato a Gabriele Salvatores. Gli altri due premiati, Bernardo Bertolucci e Roberto Benigni, non potendo intervenire, riceveranno il riconoscimento in seguito. «Abbiamo scelto di siglare i 60 anni del Sindacato giornalisti cinematografici in modo particolare - ha detto il presidente del Sngci, Laura Delli Colli - premiando quattro registi che hanno ricevuto molti Nastri e anche l'Oscar. Come avevamo fatto per i nostri 50 anni. Diamo così rilievo all'internazionalità del nostro cinema». Particolarmente felice del premio è apparso Giuseppe Tornatore, «contento che non ci sia scritto che è un premio alla carriera, perchè quello fa un po' impressione. Devo dire che come regista il primo premio importante è stato il Nastro d'Argento ed è un riconoscimento a cui sono tanto affezionato». Il Nastro di Diamante, come dieci anni fa I tre Nastri d'Oro del cinquantenario, è un riconoscimento al talento internazionale degli autori italiani che con Federico Fellini (e Michelangelo Antonioni alla carriera) hanno conquistato in questi sessant'anni l'ambita statuetta destinate ai protagonisti del cinema. La consegna è avvenuta a Roma, a Palazzo Fendi che ha aperto le sue porte ancora una volta, dopo i Nastri d'Argento 2005, ai giornalisti cinematografici e al cinema italiano. Una consegna poco rituale, nata con l'idea di giocare sul numero 60 per un omaggio anche al cinema, alla moda, al look anni '60, proprio come il compleanno che il SNGCI e I Nastri d'Argento, nati nel 1946, hanno appena celebrato.