Leonardo e le strategie contro l'infido fiume
I suoi studi, ricorda il professor Alessandro Vezzosi, direttore del Museo ideale di Vinci, sono contenuti in 18 grandi fogli doppi del «Libro della natura, peso e moto delle acque» già celebre come Codice Leicester e poi Codice Hammer, oggi appartenente a Bill Gates che lo conserva a Seattle (USA). «Quest'Arno allaga - scriveva il maestro in una pagina databile sempre ai primi anni del '500 riferendosi al pericolo delle alluvioni, che già colpivano la pianura tra Firenze e Campi - perchè non sgombera le sue acque con quella prestezza che il Val d'Arno di sopra le mette. E la Golfolina non dà loro il transito per la valle sua occupata d'alberi». L'artista della scienza pensava di scongiurare questa «ruina» con la regimazione dell'Arno già a monte di Firenze e con la deviazione delle sue acque in un canale navigabile, attraverso Prato, Pistoia e la Valdinievole.