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di SILVIA BUGGIARETTI LA Roma del Settecento, raccontata con un'immagine globale, complessa, affascinante ...

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La città del Settecento nelle Grandi Vedute», che sarà allestita a Roma al Museo del Corso dal 14 novembre al 25 febbraio. La serie completa delle "Vedute" presenta tavole di straordinaria freschezza, sicuramente tra le primissime tirate dal maestro veneziano provenienti dalla famiglia dei Duchi di Wellington. La mostra si articola su diversi itinerari dai quali emerge, attraverso la guida delle immagini piranesiane, una visione della città del Settecento, della grande capitale cosmopolita del Grand Tour, la metropoli moderna modello per le grandi capitali europee, il centro di riflessione sulla storia e il luogo privilegiato di incontro di artisti, intellettuali e aristocratici di tutta Europa. Piranesi studia appassionatamente la grandezza di Roma nella magnificenza dei suoi monumenti antichi, nella straordinaria ricchezza della città pontificia medievale, rinascimentale e barocca. Durante tutta la sua vita il maestro ha riprodotto scorci e monumenti, dando della città quell'immagine che per secoli ha affascinato e ancora oggi continua ad influenzare l'immaginario collettivo. «Le Vedute di Roma di Piranesi hanno segnato profondamente un'epoca. La cultura europea della seconda metà del Settecento, in un momento di vera e propria esplosione della diffusione delle immagini calcografiche e dell'editoria d'arte - sostiene Mario Bevilacqua dell'Università di Firenze - ha letteralmente formato la propria sensibilità sulla visione grandiosa e sublime di Roma proposta dall'opera. Attraverso le "Vedute" di Piranesi, eccezionalmente fortunate e capillarmente diffuse, l'immagine dell'Urbe e delle sue magnificenze architettoniche si è radicalmente trasformata, divenendo strumento non più solo di studio e documentazione, ma di vera e propria riflessione filosofica sulla storia, etica ed estetica sulla civiltà. L'ideazione e produzione delle "Vedute" di Roma segna in modo preciso un momento di profonda crescita per Piranesi incisore, artista e intellettuale, nella maturazione di una completa autonomia espressiva al termine di un periodo giovanile di formazione e ricerca che, tra Venezia e Roma, plasma la sensibilità e le capacità del genio. La forza espressiva delle Vedute, nel messaggio di sincero entusiasmo per Roma, possono ancora oggi comunicare quella fascinazione e slancio su cui far crescere un rispetto autentico per un ambiente unico, ormai sempre più fragile, e sempre più minacciato». Le sezioni della mostra si arricchiscono proponendo oltre al nucleo delle collezioni dei duchi di Wellington, circa 130, anche di capolavori provenienti da numerose collezioni pubbliche e private. Alcuni straordinari disegni piranesiani sono esposti a Roma per la prima volta. Una sezione speciale è dedicata a Piranesi incisore, editore e mercante di stampe, con la presentazione di un prezioso taccuino giovanile, che si può ammirare per la prima volta.

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