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De Sica: ora amo Lorella

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Si cala di nuovo nel personaggio di Massimo Ricciardi, ed accanto a lui come new entry ci sarà questa volta Lorella Cuccarini, che interpreta una panettiera, Francesca. Nel cast, diretto da Rossella Izzo, ci sono anche Eleonora Giorgi, Paolo Conticini, Pino Quartullo, Pino Insegno, Erica Blanc, Gianni Nazzaro, Stefano Masciarelli, Ramona Badescu, Francesca Reggiani. Ma la fiction è uno solo dei progetti professionali di Christian De Sica che ha in cantiere, oltre a ruoli cinematografici, anche un evento teatrale e la continuazione del suo fortunato impegno come testimonial in uno spot televisivo per una azienda di telefonia mobile. Senza contare che lo attende persino un cd musicale. Cominciamo dalla fiction. Cosa l'ha spinta a realizzare la seconda serie de «Lo zio d'America», quando avrebbe potuto cimentarsi in nuovi ruoli? «Attualmente è difficile trovare una fiction oppure una pellicola in cui ci sia della comicità per tutta la famiglia. Questo sequel è interessante per la connotazione spiccatamente di commedia che lo caratterizza e ne valorizza i contenuti. Noi desideriamo intrattenere il pubblico familiare di Raiuno non interessandoci né di papi, né di medici, né di poliziotti, come invece sembra fare la maggior parte delle fiction. In questo senso ci differenziamo dagli altri racconti televisivi. Inoltre ho amato fin dall'inizio il mio personaggio, che riesce, questa volta, a risollevarsi dal fallimento della propria azienda, dimostrando di essere un uomo positivo». Intanto, dopo la separazione da Massimo Boldi, sta per arrivare nelle sale il primo film in cui lei recita senza il suo partner storico. Come vive questa svolta? «Il film "Natale a New York", di cui tra poco inizierò la campagna di presentazione, è un vero gioiello che conta su di un cast di grande prestigio. Accanto a me recitano personaggi molto noti ed amati dal pubblico come Sabrina Ferilli, Claudio Bisio, Elisabetta Canalis, Fabio De Luigi. Affrontiamo il giudizio del pubblico con la consapevolezza di aver realizzato un prodotto di prestigio. Prima o poi, con Massimo torneremo insieme». Lei è diventato molto noto anche nel ruolo di Urbano Persichetti, il singolare vigile urbano che interpreta negli spot per un'azienda di telefonia mobile. Ci sarà un seguito al suo impegno pubblicitario? «Certamente. Urbano Persichetti continuerà ad essere protagonista stravagante e curioso di questa campagna pubblicitaria. Posso anticipare che avrà una evoluzione ancora più singolare e divertente in questi spot che assomigliano a dei mini film a puntate. Desidero, a proposito, smorzare definitivamente le polemiche sorte qualche tempo fa sull'eliminazione del nome del sindaco di Roma, Walter Veltroni che io pronunciavo in una determinata situazione. Si trattava solo di una versione accorciata dello spot, perché il nome del primo cittadino è sempre stato presente. Non c'è mai stata nessuna implicazione politica, ma soltanto una questione di tempi da rispettare». Tornerà anche a teatro? «Sto scrivendo insieme a Maurizio Costanzo e ad Enrico Vaime, uno spettacolo teatrale, un vero musical, sulle mie corde, dal titolo "Parlami di me" con il quale debutterò a febbraio del 2007 al teatro Sistina di Roma. È la storia di un attore che si racconta al pubblico attraverso ricordi ed esperienze del passato. Il tutto è confezionato in forme spettacolari molto accattivanti e gradevoli. Per me è un ritorno al teatro dopo il grande successo di "Un americano a Parigi"». È vero che sta anche per incidere un cd musicale? «A novembre sarà sul mercato un cd, realizzato in omaggio a Lelio Luttazzi ed alla sua carriera. Io sono l'unico degli interpreti ad eseguire ben tre canzoni, "Anche se sono stonato", "Boom che colpo di luna" e "Legato ad uno scoglio". Gli altri interpreti che eseguiranno ciascuno due brani sono Rosario Fiorello, Renzo Arbore, Gianni Morandi e la divina Mina che ha voluto così

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