Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

di ALDO COSTA DOPO UN meticoloso restauro è stato riaperto ieri l'edificio del «Lupanare», uno dei più ...

default_image

  • a
  • a
  • a

E sì perché, diciamocelo, «lupanare», al di là della nobiltà del termine latino vuol dire «casa di tolleranza», insomma: bordello. E forse proprio perché restituisce senza veli un ritaglio di vita di duemila anni fa, questo luogo è uno dei più conosciuti al mondo. L'edificio presentava molti danni, causati dal trascorrere del tempo, dalle intemperie sia per l'usura derivata dal grande afflusso di pubblico. Il restauro ha riguardato la struttura esterna, interna e gli affreschi. È stato installato un sistema con sensori a raggi infrarossi per il rilevamento delle persone. Le apparecchiature fanno parte del progetto «Covar» che prevede due livelli di monitoraggio: quello delle superfici affrescate e quello per l'afflusso dei visitatori. Il primo consente di eseguire una serie di indagini utili alla valutazione dello stato di degrado degli affreschi e delle cause che lo determinano, attraverso sensori che rilevano la temperatura e l'umidità dell'ambiente, della parete e della superficie affrescata, oltre alla percentuale di anidride carbonica. I sensori inviano in continuo via radio i dati ad una centralina, che, una volta impostato un campo di valori da rispettare, fa scattare un segnale di allarme ogni volta che vengono superati. Il sistema monitoraggio dell'afflusso dei visitatori (anch'esso elemento di stress per i monumenti) è invece composto da due cellule ad infrarossi, posizionate all'ingresso e all'uscita dell'ambiente, che, superato il numero massimo prestabilito di 10 persone per volta, fa scattare un segnale d'allarme. Il Lupanare è stato restaurato dopo più di cinquanta anni dall'ultimo intervento, nell'ambito del Progetto integrato Attice, della Soprintendenza Archeologica di Pompei, finanziato dalla Compagnia di San Paolo di Torino. Grazie alla collaborazione pubblico-privato continueranno i restauri all'interno dell'area archeologica di Pompei: dopo il Lupanare sarà restaurato l'intero quartiere circostante e subito dopo toccherà alla Villa dei Misteri.

Dai blog