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La scelta del critico/1

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Andò torna in Sicilia per un intenso noir familiare«Viaggio segreto» tratto dal romanzo di una scrittrice irlandese. Ottima prova di Alessio Boni

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ROBERTO Andò torna in Sicilia. Dopo il suo esordio felice con «Il manoscritto del Principe». Lo fa seguendo le tracce di un romanzo della scrittrice irlandese Josephine Hart, ambientato in Irlanda, che però, d'intesa con il suo sceneggiatore abituale, Salvatore Marcarelli, ha trasposto nelle campagne attorno a Siracusa. Al centro vi si erige una villa, tutta austero decoro. Vi arriva da Roma il suo proprietario, uno psicanalista, Leo Ferri, perché un agente immobiliare l'ha informato che se ne richiede l'acquisto. Leo tanto più è contrario quando apprende che l'acquirente è un pittore serbo, fidanzato a sua sorella Ale, cui intende offrirla come regalo di nozze. Perché questo rifiuto? La spiegazione emerge a poco a poco dal passato familiare dei due fratelli, lacerato a un certo momento dalla morte della madre e dall'arresto e dalla condanna del padre accusato di averla provocata. Leo non ha dimenticato niente, anche al di là di quelle che allora erano sembrate le apparenze, Ale, più piccola, ha rimosso tutto anche perché il fratello si è adoperato in ogni modo per facilitarle la cancellazione di quel ricordo. Adesso, però, i nodi vengono obbligatoriamente al pettine e le verità più terribili, nascoste per pietà e per amore, emergono di prepotenza. Pur raggiungendo, alla fine, una sorta di pacificazione per tutti. Andò, il suo film, l'ha fatto procedere come un itinerario sofferto verso una verità che Leo, il protagonista, conosce, ma che tende fino all'ultimo, con ogni mezzo, a celare alla sorella. Al centro, perciò, c'è sempre lei, il suo ritorno alla villa della sua infanzia, l'affastellarsi attorno, suggerite dai luoghi ritrovati, di situazioni che si era cercato in tutti i modi di dimenticare. E, naturalmente, in parallelo, c'è il rapporto con quella sorella che, alternando il passato al presente, precisa sempre meglio le intenzioni dell'uno nei confronti dell'altra, ed anche - svelate gradualmente - le loro motivazioni. Un viaggio "segreto", ma anche, soprattutto, un intreccio di dati e di fatti per molto tempo taciuti: con tensioni ed emozioni che, anche là dove si chiariscono, si tengono sempre ai margini della suspence. Perché il mistero (i "segreti", appunto) si sciolga solo alla fine. Con una regia che, oltre a privileggiare l'introspezione e ad equilibrare con finezza il presente vissuto alle memorie che emergono da anni lontani, vi evoca attorno una cornice siciliana, in esterni ed anche in interni, di suggestiva vitalità. Consentono agli interpreti di aderirvi con naturalezza totale. Il più incisivo, Alessio Boni, un protagonista di forte sensibilità espressiva. Egualmente felici al suo fianco, Valeria Solarino, la sorella, Donatella Finocchiaro, Claudia Gerini, Roberto Herlitzka. G. L. R.

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