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«Viaggio Segreto»

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La geografia dell'anima rivisitata nel noir di Andò

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Il film, tratto dal romanzo «Ricostruzioni» di Josephine Hart, è la storia di un viaggio in Sicilia che il protagonista, uno psicoanalista, deve compiere da Roma, solo e in segreto, «in un luogo dove in passato è avvenuto un delitto che ha sospeso» la sua infanzia e quella della sorella. In quella casa la visita si fa dolente. «Lì molti anni prima — racconta il regista — è stata uccisa la madre. Il protagonista vuole evitare che la memoria di quel giorno insidi la sorella. Ma in quell'occasione, nel suo viaggio segreto, viene ricostruito non solo il delitto, ma anche il movente che lo ha generato: una coppia di amanti più che di genitori, la terribile sensazione per i due bambini di non essere lo scopo primario di quell'unione, la scoperta della sessualità e la percezione insopportabile di quella visione che Freud chiama "scena primaria". Il viaggio dei personaggi diventa così anche un viaggio nell'irresistibile richiamo delle emozioni». Emerge così un noir all'italiana che scava nella psiche dei protagonisti con l'intento preciso di riscoprire, come scrive Josephine Hart, «un paesaggio interiore, una geografia dell'anima, di cui cerchiamo gli elementi per tutta la vita».

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