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Protagonista con la Gavras

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Mi piace che sia così democratica». Così Stefano Accorsi plaude alla prima edizione della kermesse capitolina, dove accompagna nella sezione Extra il film «La faute à Fidel», di cui è protagonista insieme a Julie Depardieu. La pellicola è l'opera prima della regista Julie Gavras, figlia del grande Costa ed è tratto dall'omonimo libro di Domitilla Calamai. Racconta il '68 visto dagli occhi di una bambina. «Il protagonista maschile - come spiega lo stesso Accorsi - è uno spagnolo che abita in Francia, con una complessa personalità, divisa tra il passato, che ha deciso di dimenticare abbandonando il suo paese, e il futuro, incarnato dalla figura del leader cileno Salvador Allende, un rivoluzionario borghese». La politica è un elemento centrale sia nel romanzo originale che nel film, come spiega la Calamai: «Volevo ricreare la sconvolta vita politica degli anni intorno al '68, ma facendola vedere dagli occhi della piccola Anna (Nina Kervel). Era una storia che avevo nella testa da tanti anni finchè ho dovuto chiudermi in una stanza e scriverla», dice. Il film è anche pieno di debutti: quello della regista ma anche quello dell'attrice-bambina. «Si tratta di un debutto generale - scherza la regista - e non è stato semplice lavorare due attori così diversi come Julie Depardieu e Stefano Accorsi».

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