Domani al Teatro dell'Opera con Ghini e Omaggio
Il premio a Sean Connery inaugura la Festa di Roma
Il fatto che sia Roma a darmelo rende tutto ancora più invitante, perchè riflette l'enorme contributo che questa città ha dato al mondo del cinema e dell'arte». Con queste parole Sean Connery ha accolto la notizia del conferimento del premio speciale alla carriera, il Marco Aurelio d'oro che l'IMAIE (istituto che tutela i diritti degli artisti interpeti esecutori italiani e sponsor culturale della Festa del Cinema di Roma) assegnerà all'attore. «La premiazione è attesa domani alle otto di sera nel Teatro dell'Opera prima del concerto d'inaugurazione diretto da Riccardo Muti — ha annunciato ieri il presidente dell'IMAIE, Sergio Perticaroli, affiancato da Maria Rosaria Omaggio e Massimo Ghini in rappresentanza del consiglio dell'istituto —. Ma Connery sarà pure alla cerimonia di apertura, il giorno successivo nell'Auditorium, dove ci sarà l'incontro con il pubblico che potrà assistere al montaggio delle più belle scene da lui interpretate, a partire dall'irresitibile "007 Dalla Russia con amore". Infine, prima di ripartire, il 14 ottobre l'attore riceverà in Campidoglio il Premio Città di Roma dal sindaco Veltroni. L'IMAIE organizzerà pure un incontro internazionale, il 18 ottobre all'Auditorium, con le scuole di Actors' Studio». «Sono doppiamente felice — ha detto ieri Massimo Ghini appena tornato dagli Usa dove ha finito le riprese di "Natale a New York" di Neri Parenti, con Christian De Sica, Sabrina Ferilli e Elisabetta Canalis —. Finalmente un festival del cinema sarà quello che deve essere, una bella festa, priva di quella sacralità che ho sempre trovato ridicola: in fondo siamo attori e non chirurghi che operano a cuore aperto. E poi sono felice per il premio che daremo a Connery, il mio mito. Ricordo che una decina di anni fa, a Saint Vincent, chiesero a noi attori quale battuta sognavamo di recitare. Tutti si scervellavano a cercare qualcosa di artisticamente intellettuale e si meravigliarono quando dissi che sognavo di dire semplicemente: "Il mio nome è Bond, James Bond"». Amareggiato invece di non essere con il suo film alla Festa di Roma è Russell Crowe, ieri nella capitale per presentare «Un amore per caso» di Ridley Scott, film di Natale di Medusa: «Mi sarebbe piaciuto partecipare al debutto di quest'evento, era ora che Roma avesse un suo festival internazionale del cinema e sono sicuro che sarà un successo», ha svelato il sex symbol che forse realizzerà presto il sequel de «Il gladiatore».