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Il rock dei Manà

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Per quelle musicali, c'è speranza. Perché dal Paese dei sombreri, sempre più insistentemente, si tenta di superare lo scoglio dello snobismo di chi il rock lo pratica in Europa o, in alternativa, oltre il confine con gli Usa. Di tanto in tanto qualcuno ce la fa: come la sirena supersexy Paulina Rubio (credibile rivale dell'altra pin-up Shakira), o come Julieta Venegas, che con il quarto album "Limon y sal" e il tormentone "Me voy" ha segnato l'estate italiana 2006. L'apripista, naturalmente, è da secoli Carlos Santana: e proprio il talentuoso chitarrista di Jalisco ha una responsabilità diretta nel successo internazionale dei Manà: nel 1998 chiamò accanto a sè la band di Guadalajara per l'album di duetti "Supernatural". Fher, il cantante del gruppo, compose "Corazon Espinado", che divenne subito un hit stellare, e gli garantì altre collaborazioni illustri: come quella con Zucchero su "Baila Morena" e la partecipazione al Pavarotti International al fianco, tra gli altri, di Bono, come lui votato all'impegno per l'ambiente. In una carriera ventennale, i Manà hanno venduto venti milioni di dischi e razziato una buona manciata di Grammy Awards. Qualche giorno fa, con un torrido showcase al Pacha di Madrid (ma il tour partirà solo a febbraio 2007), hanno presentato il nuovo album "Amar es combatir", già in cima alle classifiche di mezzo mondo - quello di lingua spagnola. Fher - un'icona muscolare del rock latino - ha ricordato che il titolo del cd «è una frase del poeta messicano Premio Nobel Octavio Paz. Il senso è che nasci e muori combattendo, ma l'amore ha un grande potere: quando due persone si baciano, il mondo cambia. L'uomo non riesce a risolvere il caos, così interviene la donna, che nella copertina dell'album indossa un paio di stivali militari, però come arma ha una rosa rossa: è la forza dei sentimenti». I Manà, animali da palco a sangue caldo, ci tengono a sottolineare che comunque le loro sono «canzoni su problemi sociali, diritti umani e ambiente. Non è possibile che ci siano ancora così tante guerre sparse nel mondo. L'amore può accendere quella scintilla di ottimismo che aiuta a coesistere pacificamente». Quanto al brano "Combatiente", «è contro la globalizzazione», spiega Fher. «Oggi la società condiziona tutte le nostre scelte e le nostre idee, a scuola come negli affetti familiari. Ci viene imposta perfino la scelta religiosa. Bisogna rompere gli schemi di questo tipo di società, in modo pacifico ma determinato». Sperano di imporsi una volta per tutte in Italia: come merce di scambio, esportiamo in Messico i vari Ramazzotti, Pausini, Zucchero, perfino Grignani. Ma se parli ai Manà dell'ex idolo Tiziano Ferro, dopo la gaffe sulle donne baffute, ti becchi un pollice verso. Orgoglio azteco, mica storie.

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