Visto dal critico
TORNANO Sonny e Rico. Due personaggi che, nella celebratissima serie televisiva anni Ottanta, «Miami Vice» si sono conquistati una popolarità indiscussa, poi difficilmente raggiunta da altri. Ce li propone, da uno schermo grande, quello stesso Michael Mann che della fortunata serie era stato l'ideatore e il produttore prima di farsi apprezzare al cinema con film di tutto rispetto quali «Alì» e «Collateral», preceduti comunque da altri felicissimi successi come «L'ultimo dei Mohicani», «Heat-La sfida» e «Insider-Dietro la verità». Adesso, della serie, sono rimasti solo i nomi dei due agenti protagonisti e quello spunto che li vede infiltrati in una banda per mettere fine a dei loschi traffici di droga. dal punto di vista narrativo c'è, in più, una complicata storia d'amore fra Sonny, sempre più «bad boy», e la contabile cino-cubana della banda con il nome tutt'altro che nero di Isabella, mentre il suo socio Rico si trova presto alle prese con un ricatto torvo in cui la sua collega Trudy corre il pericolo di andare incontro ad una morte orribile. Il resto, oltre alle tensioni affannosissime che ad ogni svolta del racconto nascono dal rischio che i due agenti corrono di essere smascherati, è azione allo stato puro. Con inseguimenti, sparatorie, ritmi palpitanti e freneticie un'ambientazione ai nostri giorni che, ai patiti della serie televisiva potrà forse far rimpiangere quella cornice anni Ottanta con cui, grazie ad alcuni dettagli nell'abbigliamento e nelle abitudini dei due, si era quasi riusciti ad imporre un certo tipo di moda (le scarpe senza calzini, ad esempio, gli abiti firmati Armani, le auto sempre della scuderia Ferrari). Anche senza quella cornice, però, e quei dettagli, lo spettacolo conquista egualmente tutta la migliore attenzione. Non solo per quella Miami dal vero ma rigorosamente notturna in cui il male si rileva sempre in agguato, ma per la presenza di interpreti che non fanno in alcun modo rimpiangere quanti a suo tempo li hanno preceduti sul piccolo schermo. Sonny, e cioè Sonny Crockett, che era interpretato da Don Johnson, adesso ha la maschera cupa ma molto espressiva di Colin Ferrell, l'irlandese di Hollywood, Rico, e cioè Ricardo Tubbs, è l'afroamericano Jamie Foxx, già visto con Michael Mann in «Alì» e in «Collateral». Le donne al fianco, amiche o nemiche, sono Gong Li, più raffinata e seducente che mai come Isabella, e Naomie Harris come Trudy. Due fiori in tanto nero, anche se una il nero se lo cova.