Buchmesse, gli italiani star
Del resto basterebbe il caso eclatante di Elena Ferrante, il cui nuovo romanzo, "La figlia oscura", ancora da uscire, è stato acquistato per la pubblicazione in quindici paesi. C'erano invece, tra gli altri, Carofiglio e Riccarelli, che, grazie agli ultimi romanzi e con opere nuove appena arrivate in libreria, hanno suscitato molta curiosità e fatto chiudere ai propri editori non pochi contratti di traduzione. Altro caso particolare quello di Giorgio Faletti, il cui nuovo romanzo "Fuori di un evidente destino", di imminente uscita è stato comunque venduto in quasi trenta paesi. Da segnalare infine la performance di Mariolina Venezia, esordiente il cui libro in uscita da Einaudi, ha trovato vari compratori e perfino i diritti cinematografici sono stati acquistato dalla Warner Bros. Ma gli editori italiani hanno anche comprato molti titoli. Neri Pozza si è aggiudicata "Il racconto del disertore", le memorie di Joshua Key, un tipico ragazzone del Middle-West americano che, partito militare per l'Iraq, non ha retto ed è fuggito, peregrinando per il mondo e finendo per chiedere asilo politico in Canada. Ancora in ballo per l'Italia invece il libro sulla vita di Natascha Kampusch, la ragazza austriaca scappata al suo rapitore, cui stanno lavorando due giornalisti, Allan Hall e Michael Leidig.