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Falcone piace ma i giovani preferiscono «Distretto di polizia»Successo senza record per il film sul magistrato. Ottimo esordio di «Domenica in», tra i conduttori Baudo il più seguito

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195.000(27,59%). Un bell'ascolto ma certo molto distante se confrontato ad una fiction di uguale impatto, per cui si parlò di racconto civile e da servizio pubblico: «Borsellino», seguito su Canale 5 da quasi 10 milioni (35,6%) l'8 novembre 2004, saliti a 11.694.000 con il 41,94% nella seconda puntata. Quanto al pubblico, alla fiction su Falcone sono mancati i ragazzi: proprio il pubblico più giovane infatti non ha seguito la fiction sul magistrato ucciso dalla mafia e ha preferito invece su Canale 5 «Distretto di polizia 6». La controprogrammazione frontale di Canale 5 si è rivelata mossa azzeccata visto che la rete non ha trasmesso una fiction qualunque ma la quarta puntata di «Distretto di polizia 6», quella in cui viene colpito a morte l'ispettore Mauro Belli (Ricky Memphis) nel tentativo di difendere il commissario Roberto Ardenzi (Giorgio Tirabassi). Così gli spettatori sono stati 5.695.000 (21.6%) nel primo episodio e ben 6.607.000 (27%) nel secondo. Controprogrammazione, mossa azzeccata. Ma anche lecita? Pippo Baudo non ha esitato ad attaccare la scelta di Canale 5 in diretta su Raiuno. Il produttore di «Giovanni Falcone», Carlo Degli Esposti della Palomar, si è lamentato nei giorni scorsi della mancata tregua e oggi ad essere soddisfatto è ironia della sorte il produttore di «Distretto» Pietro Valsecchi che con il «X Tuscolano» si è ben opposto a Falcone, proprio lui che produsse «Borsellino» con Tirabassi (che domencia e ieri sera era il commissario Ardenzi) splendido interprete. La scelta di controprogrammare così fortemente Falcone non ha nulla di politico seppure è «politicamente scorretta», televisivamente parlando. Si tratta infatti, si ragiona in ambienti Mediaset, di una decisione puramente commerciale, una strategia per contrastare i livelli di ascolto della prima serata di Raiuno e nel periodo di garanzia pubblicitaria stare a galla, avendo in alcuni giorni della settimana falle evidenti (il reality «Circus» al mercoledì, per esempio, almeno fino a che lo terranno in vita). Per quanto riguarda gli altri programmi domenicali, da segnalare che le reti Rai hanno vinto la sfida degli ascolti nel prime time con il 48.89 di share e 12 milioni 612 mila telespettatori, contro il 36.85% e 9 milioni 507 mila telespettatori di Mediaset. Nell'intera giornata supremazia Rai (grazie anche alla Formula 1 mattutina) con il 46.58 di share, mentre Mediaset ha totalizzato il 36.27 per cento; Raiuno è la rete più seguita con il 25.77 di share, mentre Canale 5 ha riportato il 18.28. Domenica è stata anche la prima sfida tra i contenitori pomeridiani. Ottimo l'esordio di «Domenica in». La prima parte di «Domenica insieme» con Lorena Bianchetti ha ottenuto il 20,30% con 3 milioni 2 mila spettatori e nella seconda 3.144.000 con il 23,38%. «Domenica in più sani più belli» ha avuto 2.427.000 con il 18,52% e «Domenica in. L'arena» con Massimo Giletti ha ottenuto il 24.98% con 3 milioni 69 mila telespettatori. Il preserale «Domenica in. Ieri oggi domani» con Pippo Baudo è stato il programma più seguito con il 24.55 di share e un ascolto di 3 milioni 494 mila telespettatori. Raiuno ha così vinto la sfida degli ascolti nella fascia 15-18 con il 21.46 di share contro il 19.16% di Canale 5, e in quella 18-20.30 con il 26.34% mentre Canale 5 si è fermata al 18.91 per cento.

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