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La hit parade costruita al computer

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Un sofisticato software consente di individuare i brani da top ten

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Questa è l'aspirazione. E non è detto che i tempi non siano maturi. Un nuovo software consente alle case discografiche di prevedere se una canzone finirà in testa alle classifiche. Fantascienza? Mica tanto. Secondo il software «Music Science» messo a punto dalla Platinum Blue, nel mondo delle sette note - e soprattutto presso i gusti del pubblico - tutto è ormai prevedibile. Usano un metodo chiamato "scomposizione a spettro", che isola e analizza una trentina di parametri di un brano musicale, come l'intensità, l'ottava, la cadenza, la frequenza, la pienezza del suono, la progressione degli accordi, il timbro e la curva, ovvero le variazioni di altezza all'inizio e alla fine della stessa nota. «Le canzoni corrispondono ad un numero limitato di equazioni matematiche», assicura Mike McCready, responsabile della Platinum Blue, che già può vantare una banca dati con più di tre milioni di brani di successo. La tecnologia sorprende e confonde con i suoi progressi ma alla fine quello che conta sono i risultati e questo nuovo metodo ne sta assicurando diversi. Per esempio l'ennesima "rinascita" di Bob Dylan, che con il suo ultimo album, «Modern Times» è tornato nelle posizioni di alta classifica, Italia compresa. Un album fresco e pungente come il vento sul viso, il cui successo era stato previsto. Previsioni azzeccate anche per James Blunt, che è riuscito dove avevano fallito illustri colleghi come Oasis e Robbie Williams. Il cantautore è stato il primo britannico in nove anni a riuscire a piazzare un singolo al primo posto della classifica statunitense. «You're beautiful» ha scalzato «Check on» di Beyoncè dalla vetta, lanciando il successo mondiale del suo album «Back to Bedlam». Nel suo celebre «1984» George Orwell descriveva le funzioni del "diversificatore", una macchina che generava musica per le masse infelici. Nel 1949, quando fu pubblicato il romanzo, l'idea di eliminare l'uomo dal processo creativo che porta a comporre musica sembrava fantascienza. Oggi invece, questo nuovo software - e altri in dirittura d'arrivo - sono in grado di rivelare somiglianze sorprendenti nei parametri di fondo di due brani di epoche diverse che perfino ad un orecchio allenato sembrano non avere niente in comune. Questo significa che anche l'accidentato sentiero del plagio subirà delle modifiche nelle valutazioni e nei parametri artistici. Infatti anche gli avvocati sono interessati ai programmi di analisi musicale. Hillel Parness, specialista di violazioni del copyright musicale per lo studio legale newyorchese Brown Raysman, ha contattato Platinum Blue per discutere le applicazioni legali del software. L'idea è quella di usare il programma nelle cause di plagio per spiegare ai giudici, spesso poco esperti di musica, le somiglianze fra due brani A Barcellona prospera la Polyphonic Hmi, un'azienda che ha sviluppato un software similare, oggi autentica rivale di Platinum Blue, che in più lavora anche sulla post-produzione. A questo gruppo spagnolo si devono alcune azzeccate "premonizioni" tecnologiche, non poi così scontate come sembrerebbe, fra cui «Candy Shop»" di 50 Cent, «Be the Girl» di Aslyn, «Unwritten» di Natasha Bedingfield, «She Says» di Howie Day e altri brani. Anche se le etichette musicali, gli artisti e particolarmente le major preferiscono non far sapere che usano i software per l'analisi musicale. «Non vogliono che il pubblico pensi che le decisioni sono prese da una scatola», spiega Rick Wake, un produttore statunitense che ha nella sua scuderia diversi artisti vincitori di Grammy Awards e che usa regolarmente il «Music Science». Una discrezione inutile, poiché i nomi dei clienti sono trapelati e guarda caso si tratta di Capitol, Universal, Sony, Emi, tutto l'impero (o quello che rimane) discografico. In fondo il servizio costa relativamente poco, intorno ai centomila dollari per un abbonamento annuale, che comprende un numero illimitato di analisi. E il programma consente alle case discografiche di risparmiare costose ricerche di mercato. E il mercato si sta allarg

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