Beppe Fiorello:
«Petrosino, un eroe che mi ricorda papà»
Dopo Salvo D'Acquisto, l'attore sarà «Joe Petrosino», il giovane emigrante italiano a New York che lottò contro la criminalità organizzata, nella fiction di Raiuno in onda domenica 24 e lunedì 25 settembre in prime time su Raiuno. «Questi personaggi — sottolinea Beppe Fiorello — somigliano un po' tutti a mio papà che ha indossato la divisa di appuntato della Guardia di Finanza, aveva un grande senso del dovere e ha sempre svolto il suo lavoro con serietà. Sapevo poco di Petrosino, quando ho scoperto che è morto il 12 marzo 1909 sono rimasto molto colpito perchè io sono nato il 12 marzo 1969». La parabola di Petrosino viene paragonata invece a quella di Giovanni Falcone dal direttore di Rai Fiction, Agostino Saccà: «Ci sono molte similitudini. Petrosino e Falcone hanno affrontato i problemi in modo simile: la necessità di una squadra, di tecniche investigative nuove, la legge sugli indesiderabili di Petrosino e quella di Falcone sulla procura generale antimafia. Al Dipartimento di Polizia di New York c'è la statua di Petrosino e alla Scuola di Polizia di New York c'è quella di Falcone». Nel cast figurano, tra gli altri, Cristiana Capotondi, Anna Ammirati, Claudio Angelini, Leandro Amato e Sebastiano Lo Monaco. Prodotta da Clemi Cinematografica in collaborazione con Rai Fiction e costata tre milioni e 900 mila euro, con la regia di Alfredo Peyretti, la serie è stata girata in Bulgaria. Un set che non ha portato molta fortuna a Beppe Fiorello al quale è caduta addosso una carrozza con i cavalli che si è ribaltata durante le riprese e gli è costata la frattura di una spalla oltre ad altre contusioni. Petrosino ha esportato l'immagine di una Italia diversa, con la «voglia di sognare, di lavorare, di legalità». Giunto a New York nella seconda metà dell'Ottocento, quando nella comunità italiana dilagava la violenza criminale e il padre sarto di Joe era costretto a pagare il pizzo ai mafiosi locali come tutti gli artigiani di Little Italy, Petrosino si arruola nella polizia di New York. Le sue operazioni hanno successo, diventa tenente, sposa Adelina, ma viene ucciso a Palermo, il 12 marzo 1909. Andrea Purgatori che firma la sceneggiatura con James H. Carrington, sottolinea che «Petrosino continua a vivere per quello che ha fatto ma anche per quello che di lui non sappiamo, è il predecessore di Falcone e Borsellino». Beppe Fiorello lunedì inizierà a girare a Cosenza una fiction per Raiuno, con la regia di Giacomo Campiotti, dedicata a Giuseppe Moscati, il medico napoletano dichiarato santo da Giovanni Paolo II nel 1987, e a fine novembre andrà in onda su Raidue «Troppi equivoci» tratto da un racconto di Camilleri, diretto da Andrea Manni, che dovrebbe aprire la serie «Crimini».