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«Domenica in» acqua e sapone grazie a Lorena

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La Bianchetti: «Quando mi chiamò Del Noce pensai a uno scherzo»

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Tanta è stata prima la sorpresa, poi l'emozione. Adesso mi sto preparando al grande debutto, il 1 ottobre, del contenitore festivo di Raiuno». Lorena Bianchetti, ex conduttrice del programma religioso «A sua immagine» e recentemente di «Al posto tuo» su Raidue, è la nuova padrona di casa del primo segmento di «Domenica in», dalle 14 alle 16. Spiega che il suo obbiettivo è coniugare intrattenimento e riflessione. Svela di nascere artisticamente come cantante e ballerina e non si sottrae a domande sulle polemiche suscitate dall'assenza di Mara Venier di cui ha preso il posto. Sul suo arrivo a «Domenica in» è stato detto di tutto. Persino che l'abbia raccomandata il Vaticano. Perché non ha voluto rispondere a queste polemiche? «Innanzitutto credo che il Vaticano abbia ben altro da fare che interessarsi di varietà e di televisione. Sinceramente sono rimasta stordita ed incredula dinanzi a tutto quello che si andava dicendo sulla mia presenza a "Domenica in". Non ho risposto perché credo che a volte il silenzio può essere più sapiente delle parole». Lei però ha preso il posto di Mara Venier. «La Venier è una grande professionista che io stimo e rispetto. Ma queste sono scelte di palinsesto e decisioni che non tocca certo a me commentare. Quando Del Noce mi ha convocata, mi ha detto di avermi molto studiata e seguita e di aver apprezzato la mia semplicità. Un riconoscimento graditissimo per me che ho sempre avuto come obbiettivo, fin da piccola, il mondo della tv. Ma ho voluto arrivarci in modo pulito, studiando, facendo tanta gavetta, sacrifici, e ricevendo anche molti rifiuti. Ho avuto innumerevoli difficoltà, ma non mi sono mai scoraggiata». È davvero nata artisticamente come cantante e ballerina? «Per me l'intrattenimento ed il varietà rappresentano il ritorno a casa. Dal 1993 al 1997 ho girato l'Italia assieme alla mia band musicale. Non avevamo una lira. Io cantavo, ballavo, presentavo. Per cinquantamila lire a sera assicuravamo cinque ore di spettacolo, dinanzi ad un pubblico che o ti amava o ti fischiava sonoramente. Poi, dal '97 ad oggi è stato una corsa verso il traguardo professionale che mi ero prefisso fin da bambina. Mi sono prima laureata in lingue, poi sono diventata giornalista continuando a studiare». Ci ricorda i suoi esordi in tv? «Ho iniziato con "Piacere Raiuno", poi sono stata accanto a Corrado ed ho condotto "L'Italia in bicicletta" programma che mi ha fatto capire di voler diventare conduttrice». Si sente differente da tanti giovani che arrivano in tv? «Molti personaggi oggi conquistano popolarità senza gavetta. Poi dicono di volersi mettere a studiare. Io ho fatto il percorso inverso. Senza mai sentirmi arrivata, neppure adesso che sto per lavorare accanto a grandi professionisti». Dividerà la domenica pomeriggio con Pippo Baudo, direttore artistico e conduttore del prossimo festival di Sanremo. Ha mai pensato di approdare all'Ariston? «Sanremo? Sarebbe il massimo per me. Sarei onoratissima di poter fare anche solo qualcosina accanto a Baudo, io che sono cresciuta televisivamente a pane e Pippo. Ma non in veste di cantante, perché il canto resta adesso solo la mia grande passione. Sono certa che Baudo farà un grande festival». Qualcuno l'ha definita una sorta di fidanzata d'Italia per il suo faccino pulito. «Sarei la fidanzata di tutti? Nessuno, però, mi piglia, visto che sono single...». Dica la verità: ha mai inseguito la grande popolarità? «Non so fare un programma per sete di popolarità perché i valori in cui credo mi spingono a dare un senso a tutto ciò che faccio. Il giorno in cui non mi batterà più il cuore per il mio lavoro dovrò cambiare occupazione. Sono concreta e dura con me stessa, perché ho sofferto molto, ma adoro sognare. E mi piaccio di più adesso con tutti i miei difetti. Ho anche un diario in cui appunto tutto quanto mi accade da quando avevo tredici anni».

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