Il selvaggio West si addice all'Alba

Domani parte il reality di Raidue affidato alla conduzione della Parietti

La conduttrice sarà padrona di casa del reality show «Wild West» in onda eccezionalmente di domenica. Dalla prossima settimana, il 25 settembre, il reality si sposta al prime time del lunedì. Ed in questa nuova collocazione dovrà scontrarsi con la concorrenza di Canale 5 che manda in campo «Circus» affidato a Barbara D'Urso, ma anche con la grande fiction di Raiuno. La Parietti alla vigilia dell'esordio anticipa anche ulteriori progetti professionali, dopo la conclusione di «Wild West», che riguardano il talk show tutto al femminile «Grimilde», già andato in onda su Italia Uno lo sorso giugno con lusinghiero riscontro di pubblico. Innanzitutto ci spieghi perché ha abbandonato una trasmissione di successo come «Grimilde» per «Wild West» i cui esiti, essendo una novità, non sono prevedibili. «La proposta di condurre "Wild West" mi è giunta dalla Rai prima ancora che prendesse consistenza il progetto "Grimilde" su Italia Uno. Mi affascinava l'atmosfera del reality, il primo in Italia tutto dedicato all'avventura. Un esperimento televisivo al quale non volevo mancare. Ma Grimilde che è andato in onda in una sola puntata pilota felicemente accolta dal pubblico, si farà ancora, con o senza Mediaset. Il format, infatti, del talk show è nato da un'idea mia a cui si è aggiunta la genialità degli autori e di coloro che hanno lavorato alla realizzazione come Sabelli Fioretti e Giovanni Benincasa. Se infatti Italia Uno non dovesse più inserire il programma nei suoi palinsesti, io sono pronta a proporlo alla Rai con tutto il bagaglio professionale che ha contribuito al successo della prima, unica, puntata. Devo però aggiungere che Luca Tiraboschi, direttore di Italia Uno, mi ha recentemente assicurato che Grimilde riprenderà a primavera del 2007, in una versione con più puntate». Che effetto le fa tornare in Rai come conduttrice, dopo otto anni? «L'ultima trasmissione da me condotta su Raidue è stata "Macao" di Gianni Boncompagni, ed era in seconda serata. Adesso mi sento caricata, consapevole di dover portare a casa un risultato positivo e di far affezionare il pubblico ad un reality che rappresenta una novità per la nostra tv». È consapevole di avere contro una programmazione super agguerrita, sia da parte di Raiuno che di Canale 5? «Mi sarebbe piaciuto essere meno controprogrammata. Anche perché la prima puntata sarà di spiegazione del meccanismo del gioco. Ma il piccolo schermo oggi vive di sfide quotidiane, ed è giusto in questo contesto che anch'io faccia la mia parte. Confido però sull'originalità di "Wild West", la cui forza consiste nell'essere itinerante attraverso il deserto dell'Arizona e sono certa del grande spessore degli aspiranti cow boy, ognuno con una vita avventurosa e piena di sorprese». I primi ospiti di domani sera? «Oltre Manuela Moreno che sarà in una veste differente da quella professionale di conduttrice di Tg, avremo Pietro Taricone. Non tutti sanno che l'ex palestrato del Grande Fratello possiede un ranch ed è lui stesso un bravo cow boy. Non solo, ma avremo in studio anche cow boy professionisti che si esibiranno in numeri spettacolari». Lei ha recentemente partecipato come concorrente al reality «Notti sul ghiaccio» la scorsa primavera. Quanti inviti ha avuto in passato per far parte del cast di un reality? «Me li hanno offerti proprio tutti. Adesso, però, sono padrona di casa e la cosa mi inorgoglisce enormemente, anche perché sto vivendo in una congiuntura favorevole di eventi professionali». Anche suo figlio Francesco aveva partecipato ad un reality. Continua ancora ad interessarsi al mondo dello spettacolo? «Francesco era stato tra i concorrenti della seconda edizione de "La fattoria". Adesso si occupa di tutt'altro e non vuole più aver nulla a che fare con il mondo dello spettacolo. Lavora infatti, con grande soddisfazione, in una concessionaria di automobili». Sarà presente anche nella lunga striscia quotidiana di «Wild West», in onda nel pomeriggio di Raidue? «Quella fascia è affidata a Marco Mazzocchi che è