Gregory David Roberts a Mantova racconta la sua vita avventurosa

Ex eroinomane, condannato per rapina a mano armata, fuggito dal carcere e ricercato a lungo per mezzo mondo, trafficante d'armi, il "Che Guevara di Melbourne" o il bandito gentiluomo, come è stato definito Roberts, che ora vive a Bombay, ha raccontato, in oltre mille pagine, la sua rocambolesca esistenza nel libro rivelazione «Shantaram» («uomo della pace di Dio») che diventerà un film interpretato da Johnny Deep. «Ho scelto io Deep fra altri attori a cui si era pensato per la parte, tra i quali Russell Crowe. È perfetto - dice Roberts - per questa parte. Il regista all'inizio doveva essere Peter Weir ma era in disaccordo su come girare il film. Adesso bisogna decidere chi lo dirigerà. Le riprese dovrebbero iniziare nel settembre 2007 a Chicago». Capelli biondi raccolti in una lunga coda, tutto vestito di nero, vitale e determinato, Roberts, 54 anni, ha una sua elaborata «teoria della letteratura d'alto livello» che spiegherà in un libro, in preparazione con un professore universitario, di cui anticipa i punti essenziali a Mantova. «Scrivere sempre in prima persona. Non usare mai il presente e non scrivere mai al di fuori del proprio spazio temporale, cioè con il punto di vista di un cortigiano o di un uomo del 1600. Scrivere sempre della propria esperienza, di quello che si pensa, si sente».