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La tesi di P.D.James dal Festival di Mantova

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«Nessun mistero dietro la fine di Lady D»

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D.James,tra le maggiori autrici viventi di detective story, parla così di se stessa e del suo tipo di immaginazione «per nulla portato al romanticismo». Nella tragica morte di Lady D non vede «nessun giallo. Non si può provare che pietà per una giovane vita interrotta così. Lady D era molto infelice, una donna con dei problemi. La morte di una mamma è sempre una tragedia». Nel giorno d'apertura del Festivaletteratura di Mantova, la scrittrice inglese, parla del suo modo di concepire la scrittura. L'ispettore Dalgliesh è nato completamente dalla sua fantasia: «in lui - spiega - ho voluto riassumere le qualità che ammiro in un essere umano: il coraggio ma non in maniera esagerata, grande comprensione per i problemi altrui ma non sentimentalismo, intelligenza e riservatezza, qualche qualità artistica». La scrittura «gioca ancora un ruolo importantissimo» per Phyllis Dorothy James nonostante i suoi 86 anni: «tutti gli scrittori hanno una grande necessità di continuare a scrivere finchè possono, non ho mai scritto per ragioni finanziarie o di successo ma per soddisfare un bisogno psicologico» e pur ammettendo come sosteneva Poe che chi scrive un'opera gialla deve conoscere l'inizio e la fine, sottolinea che «la sua scrittura cambia sempre, c'è sempre una sfumatura che si rivela». La regina del giallo ha un'idea per un nuovo libro: «sto mettendo giù la trama. Dovrei cominciare a scriverlo da gennaio. Sono felice perchè sento di essere sulla buona strada».

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