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David Lynch L'immaginazione è al potere

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Venezia, premio alla carriera al grande regista che presenta la più visionaria delle sue pellicole

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Ma a tenere alto il vessillo tricolore della cinematografia, non solo è attesa domani l'altra pellicola italiana in concorso, «Nuovomondo» di Crialese, ma ieri è stato riservato un grande omaggio a Sergio Leone. È stata infatti presentata la versione restaurata di «Per qualche dollaro in più», promossa da Sky Cinema, realizzata dalla Cineteca di Bologna - Laboratorio L'immagine ritrovata e da domenica in onda su Sky Cinema Classics. Nei titoli di coda di «C'era una volta in America» c'è il nome di Louise Fletcher, Oscar per «Qualcuno volò sul nido del cuculo», però nel film il suo volto non si è mai visto. L'attrice è in una delle scene girate da Sergio Leone e a fianco di Robert De Niro, ma poi mai inserita nella versione definitiva. Questa e altre scene faranno parte dei 40 inediti che i figli del regista e Sky Cinema vogliono rendere pubblici. L'annuncio è giunto dai figli del grande regista, Raffaella e Andrea Leone, ieri sul Lido. Riguardo al progetto sugli inediti, «non vogliamo però - ha detto Raffaella Leone - che venga visto come una nuova versione del film. Non toccheremo la versione originale di papà ma magari sarà presentata dalla spiegazione di un regista come Tarantino. Per me è stato un padre perfetto: non mi ha mai repressa, anzi. Il suo modello femminile era quello della Cardinale in "C'era un volta il west", donna forte e romantica, dura quanto basta». Ieri è stata anche la giornata dedicata a David Lynch, che ha ricevuto il Leone d'oro alla carriera, presentando il suo ultimo visionario film, «Inland Empire» (L'impero interiore), mentre domani sarà a Roma per una conferenza all'Auditorium sulla sua grande passione: la Meditazione Trascendentale che pratica e divulga da 33 anni. Riguardo al film, è inutile ostinarsi a voler capire: è meglio lasciarsi andare per tre ore nel mondo dei suoi sogni e dei suoi incubi, «È come ascoltare il jazz" - ha detto ieri Lynch, padre del leggendario "Twin Peaks" - Questo film è dettato dall'intuizione e dall'intelletto, dall'interazione dei due elementi. Troppo spesso non ci fidiamo dell'intuizione, sbagliando. La storia è quella di un mistero, che si svela intorno a una donna (Laura Dern) innamorata e in pericolo. I personaggi vivono in mondi paralleli, varcando passaggi spazio-temporali e rivelando il tema del "doppio": in una scena la Dern dialoga con se stessa. È una sorta di puzzle dominato dal ripetersi di una maledizione, c'è un assassinio passionale che vendica un tradimento. Il titolo è una località dove si svolge la trama: Inland Empire è un posto vicino Los Angeles, ma è anche il regno del nostro mondo interiore, nel quale ognuno potrebbe trovare diversi significati. Il regno dei cieli è dentro di noi e la meditazione aiuta a trovarlo, nella consapevolezza che a ogni azione corrisponde una conseguenza». Anche i tre film in concorso ieri sulla laguna sono tutti legati da un giallo. Come quello che accende le immense distese della pianura russa nel coinvolgente film «Euphoria», opera prima di Ivan Vyrypaev, già noto per la sua attività teatrale. È una storia legata alla tradizione russa, ma con il respiro di una tragedia greca. Piombo e sangue ricorrono pure nella gangster story di Johnny To maestro dell'action movie di Hong Kong, per la prima volta in concorso a Venezia con «Exiled». Mentre il mistero del «doppio» ritorna in «Still life» del cinese Jia Zhang-Ke, in concorso come film a sorpresa rivelato dal direttore, Marco Müller. Tra le anticipazioni, oltre a «Il mio Paese» di Daniele Vicari è attesa oggi la presentazione del film «Il Diavolo veste Prada» di David Frankel. Tra glamour, ironia e buoni sentimenti, protagoniste sono due star del calibro di Meryl Streep e Anne Hathaway, tratto dal best seller. Il film, già collocato da Vanity al secondo posto nella corsa per gli Oscar, strappa risat

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