È cinese il film a sorpresa
Müller: «Siamo grandi, nessuno ci spaventa»
Alla grande mostra-mercato canadese, regista e cast saranno infatti presenti solo via satellite, in collegamento con il Lido, giovedì. Il direttore Marco Müller lo ha riferito con orgoglio a conferma di come l'attenzione internazionale per la Mostra di Venezia sia sempre molto alta, durante un primo bilancio con il presidente della Biennale Davide Croff e di fronte alla stampa. «Abbiamo dovuto respingere molte richieste, addirittura il 50 per cento di quelle giunte per gli abbonamenti», ha detto Croff, spiegando anche che c'è un'effettiva penuria di biglietti per il pubblico perché i numerosi sponsor ne accaparrano più del 90 per cento nelle serate di maggior richiamo. Müller ha inoltre evidenziato che non ci sono stati ritardi nei tempi previsti per le proiezioni, tranne che nel caso del film di Spike Lee legato a questioni tecniche in quanto l'opera era in versione digitale. Mentre Croff ha detto di non essere «né preoccupato né battagliero nei confronti della Festa di Roma. Dormo sonni tranquilli e non vedo fantasmi», ha concluso, affermando di trovare giusto l'invito del ministro Francesco Rutelli di allungare i tempi tra la mostra veneziana e l'evento romano. In primo piano, anche il progetto del nuovo Palazzo del Cinema: «Per costruirlo - ha detto Croff - manca una cosa banale, marginale, i soldi». La Biennale si sta quindi dando da fare per reperirli sia sul fronte pubblico sia privato. Il presidente ha così lanciato l'invito all'imprenditoria triveneta di cogliere l'opportunità dell'offerta culturale della Biennale che può essere volano anche sul piano della riqualificazione turistica. Intanto, il mistero sul film sorpresa che si andrà ad aggiungere ai ventuno in concorso alla Mostra è stato svelato: si tratta di «Sanxia Haoren» («Still Life» è il titolo internazionale, mentre quello italiano è «L'anima buona delle Tre Gole»). Nella storia la difficoltà di amare di due coppie, che provano a risvegliare i sentimenti del passato, raccontati dal regista cinese indipendente Jia Zhang-Ke, sullo sfondo di un traumatico cambiamento epocale. Il regista, che ha già alla Mostra un film nella sezione Orizzonti, erà già stato al festival in competizione nel 2000 con «Zhantai» e nel 2004 con «Shijie». D. S.