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Ferrari, showgirl salvata dal cinema

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Tutto è pronto, controlli anti terrorismo compresi e nessuno sembra preoccuparsi più di tanto delle polemiche che continuano a scaldare il direttore della Mostra, Marco Muller, e il sindaco di Roma, Walter Veltroni, ideatore dela Festa Internazionale del Cinema di Roma pronta a partire il prossimo 13 ottobre. Eppure, le notizie volano. E ieri sulla prima pagina di «Le Monde» i francesi si domandavano «come un festival alla prima edizione (quello romano) che non ha ancora avuto luogo può fare tanta ombra alla più prestigiosa manifestazione veneziana?». Il quotidiano parigino avverte che «l'avvenimento romano fa l'occhiolino più ai produttori che agli autori. Apre il suo portafogli per farsi un posto e, al di là di Venezia, rischia di mettere sotto sopra grandi appuntamenti come Cannes e Berlino». Intanto, dopo le frasi dure di Muller (per il quale finirebbero al festival capitolino solo i film non scelti da Venezia nè da Cannes), ieri Veltroni ha lanciato la sua replica: «A Roma facciamo il nostro festival del cinema — ha detto —. Saranno due grandi iniziative che faranno bene al cinema di Roma e all'Italia. Da me non sentirete mai nessuna polemica con il Festival di Venezia. Roma non ha mai avuto un euro per il festival, abbiamo avuto solo finanziamenti privati, proprio per non creare disturbo a Venezia». A calmare le polemiche sulle due rassegne è intervenuto Francesco Rutelli: «Basta con le rivalità — ha esordito il ministro che ha già portato a casa l'appoggio di Romano Prodi per il nuovo Palazzo del Cinema di Venezia —. Non c'è niente di male se ci sono due grandi appuntamenti. La capitale dovrà rivedere le date della sua festa del cinema, molto ravvicinate alla manifestazione lagunare». Quindi, in un incontro avvenuto ieri, Rutelli e Veltroni hanno convenuto che, finite le due manifestazioni, verranno studiate le possibilità di coordinare al meglio il calendario degli eventi cinematografici italiani. Intanto, la madrina del festival, Isabella Ferrari, ha annunciato che stasera ricorderà — avvolta da un vestito vintage color bronzo di Armani e in diretta su RaiSatCinemaWorld — come lei, «ragazza 17enne di provincia» sia stata «salvata dal cinema». Anche se a Venezia, nel 1988, la Ferrari fu fischiata per il suo ruolo nel film «Appuntamento a Liverpool» di Giordana. Ma si rifece nel 1995, ricevendo la Coppa Volpi per la sua interpretazione in «Romanzo di un giovane povero» di Ettore Scola. Dopo il suo discorso personale, lascerà la parola a Muller, al presidente della Giuria, Catherine Deneuve, a Brian De Palma e alla sua diva platinata, Scarlett Johansson. «Quei fischi in sala mi fecero male — ha ricordato la Ferrari che chiuderà la Mostra il 9 settembre —. Ho ricevuto l'invito al festival mentre ero in vacanza con i miei tre figli e ho avuto qualche dubbio se accettare o no. Cerco sempre di fuggire dalle cose, ma alla fine mi sono decisa a fare questo giro di giostra. E poi, tornerò a lavoro. Sono una delle protagoniste, con la Buy, dell'ultimo film di Ferzan Ozpetk "Saturno contro": commedia corale che mi ha fatto piangere e dove faccio la fioraia. Sarò l'amante di Accorsi, che è un uomo sposato, ma non farò divorziare nessuno. Dopo lavorerò nel prossimo film di Cristina Comencini, "Due partite". E sulle polemiche tra Roma e Venezia, penso che ci sia spazio per tutte e due i festival. Ma nessuno potrà mai distruggere il mito della Mostra».

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