Indro figlio del Principe? La chiave è a Fucecchio
Paolo Granzotto, figlio dell'indimenticato Gianni, un altro della mitica squadra dei grandi inviati de "Il Tempo", è noto anche per essere il principale biografo di Montanelli, tanto che per la sua opera, pubblicata nel 2004 da Il Mulino, gli venne conferito il Premio Capalbio per il Giornalismo dalla giuria, presieduta da Paolo Mieli. Il suo giudizio sul racconto che abbiamo fatto sul "segreto" è molto colorito: «La somiglianza di Montanelli con il principe (Potenziani) è straordinaria, - ha scritto Granzotto- la vicenda è sicuramente curiosa, i rapporti con il vero padre erano difficili, ma le date non coincidono». Subito dopo ha concluso: «Indro sarebbe stato contento di questo pettegolezzo, ma non lo darebbe a vedere essendoci di mezzo la mamma, persona per la quale nutrì un affetto spropositato. Ma non credo possibile la ricostruzione, le date non combaciano: nel periodo del concepimento e quello subito precedente la nascita di Montanelli, la famiglia era a Nuoro». È stato proprio quest'ultimo accenno ad aver stimolato di nuovo alcune delle persone che ancora a Rieti sostengono che il giornalista di Fucecchio sia, in realtà, il figlio del Principe Ludovico Spada Potenziani, un personaggio di rilievo nella storia di Rieti, ma anche italiana, per essere stato il sostenitore, presso Mussolini, con Italo Balbo, della necessità di collaborare con gli Stati Uniti a causa della straordinaria potenza industriale del giovane paese. Per questo Potenziani fu responsabile del padiglione italiano all'expo di Chicago negli anni Trenta e presidente di quella Società Internazionale d'Agricoltura che, nel dopoguerra, sarebbe diventata Fao. A questi osservatori abbiamo fatto notare come Granzotto sia entrato nel merito della vicenda, trovando una "falla" nella ricostruzione. La risposta è stata perentoria ed anche sorprendente: «Nei giorni del concepimento, la signora Montanelli non era a Nuoro; ne siamo assolutamente sicuri», lasciando addirittura intendere che l'incontro fatale c'è stato. A questo punto, abbiamo intrapreso ricerche in Toscana, per sciogliere questo enigma. Dalle nostre indagini è emersa una verità che da una parte sembrerebbe dare ragione ai tenaci assertori di una tresca, dall'altra potrebbe confermare la difficoltà dell'incontro. In effetti, è quasi sicuro che nel periodo incriminato, all'incirca nel mese di luglio 1908, nove mesi prima della nascita di Indro, (il parto è del 22 aprile 1909) la signora Maddalena Montanelli non fosse a Nuoro, dove il marito Sestilio era preside nella scuole superiori di Nuoro (ci sono però molti dubbi dell'epoca del trasferimento. Più accurate ricerche potrebbero accertare che Sestilio Montanelli, in quel periodo, era, invece, docente a Lucca). Proprio in quei giorni, infatti, ed esattamente domenica 19 luglio 1908, a Fucecchio ci furono le elezioni comunali alle quali presero parte parenti d'entrambi gli sposi, in due opposti schieramenti. Il cavaliere ufficiale Giuseppe Montanelli, infatti, scese in campo per la lista dei moderati-monarchici insieme con il suo grande amico il cavalier Emilio Bassi, il cosiddetto "nonno" di Indro. Non è, infatti, un caso che il Comune di Fucecchio abbia poi creato una fondazione Montanelli-Bassi per ricordare il grande scrittore. La lista risultata vittoriosa era capeggiata da Filippo Orsini che riuscì a piazzare tutti e ventiquattro i suoi candidati. Giuseppe Montanelli ottenne 459 voti e Bassi 448. Corsini il capolista 480. Nell'altra lista, di sinistra, diciamo così, per fare una indebita trasposizione ai tempi moderni, c'era invece il fratello di Maddalena Doddoli, l'avvocato Alberto Doddoli (il padre si chiamava, invece, Alessandro) che ottenne 379 voti contro i 386 del capolista Antonio Banti. Di questa lista di minoranza soltanto sei su undici entrarono in consiglio comunale: il giovane Doddoli fu tra gli eletti. È quindi abbastanza verosimile che per queste votazioni che furono assai vivaci e combat