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Festival delle Nazioni di Città di Castello

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Uto Ughi e Moni Ovadia, omaggio alla Boemia

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Ma non cambia direzione. Continua infatti a proporre una serie di pregevoli avvenimenti musicali a tema, secondo il criterio geo-storico di nazionalità. Dopo l'Ungheria dello scorso anno - e seguendo sempre l'interesse per i Paesi di nuovo ingresso nella Unione Europea - alla ribalta ci sarà questa volta la Repubblica Ceca, erede della antica e prestigiosa Boemia di Kafka, Rilke e Kundera. Il Festival, che si terrà nei luoghi deputati della città dal 24 agosto sino all'8 settembre, vedrà quindi protagonisti i compositori dell'area ceca come Bedrich Smetana, autore della svolta nazionale di una scuola ceca, e Antonin Dvorak, direttore del Conservatorio di New York, ma anche i più aggiornati stilisticamente Leos Janacek e Bohuslav Martinu. Ma il discorso si allarga anche a compositori influenzati dalla cultura boema come Mozart o Mahler, ma anche Richard Strauss. E il discorso non si limiterà alla musica, visto l'omaggio (6 settembre) al coreografo Jiri Kylian, direttore del blasonato Nederland Dans Theater, da parte del Balletto del Teatro Nazionale di Praga. Tra i nomi di spicco in cartellone quelli di Uto Ughi (2 settembre con Mozart e Paganini), Moni Ovadia (3 settembre), il flautista Roberto Fabbriciani e il pianista Massimiliano Damerini (29 agosto) e per le orchestre la Regionale Toscana, la Filarmonica Janacek, i Filarmonici di Roma, ma anche per lo spettacolo di animazione Mimmo Cuticchio con l'Opera dei Pupi. E proprio alla Janacek Philharmonic spetta la inaugurazione con la popolare «Ma Vlast» (La mia patria) poema sinfonico di Smetana e la Sesta Sinfonia di Dvorak. Di sicuro interesse «Il Viaggio» (30 agosto) di David Riondino e Fabio Battistelli. Chiusura l'8 settembre con l'Orchestra Sinfonica Toscana diretta da Peter Feranec tra la Sinfonia «Praga» di Mozart e la intima Messa di Dvorak. Non mancheranno tuttavia numerose prime esecuzioni di giovani compositori, una serata dedicata alle «Memorie» di Lorenzo Da Ponte (5 settembre) con la voce recitante di Davide Riondino, La Notte delle dissonanze (4 settembre) concerto racconto di Sandro Cappelletto e del Quartetto Savinio sulla nascita del celebre quartetto mozartiano detto «delle dissonanze» ed una curiosa realizzazione del «Don Giovanni» mozartiano con i Pupi siciliani di Mimmo Cuticchio (1 settembre).

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