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Baudo: era il mio portafortuna

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Proprio in questo suo spazio, nel 2002, si era signorilmente e malinconicamente lamentato degli attacchi mossi alla sua ultima fatica televisiva, la striscia di comicità muta "Max & Tux" andata in onda per una sola stagione su Raiuno, dopo il Tg1 delle 20 in concorrenza con ìStriscia la notizia". La interpretavano Massimo Lopez e Tullio Solenghi. Il mini programma, pur raccogliendo un'audience di tutto rispetto, venne fatto bersaglio di feroci critiche che ne determinarono la chiusura. Nello stesso anno, il 2002 era stato anche lo sceneggiatore della serie televisiva "Ma il portiere non c'è mai" con Giampiero Ingrassia. Sono stati questi gli ultimi lavori fatti per il piccolo schermo. Nove anni fa Pipolo in coppia con Castellano venne chiamato al capezzale di quel "Fantastico" lasciato orfano da Enrico Montesano. Sempre in coppia con Castellano aveva firmato il "Fantastico" del 1988 condotto da Adriano Celentano. Un compito che certo non lo spaventava: sua era stata la firma sulla "Canzonissima" del '71, con Raffaella Carrà-Maga Maghella e Corrado. «Pipolo era sicuro di rappresentare un portafortuna per me», afferma Pippo Baudo che lo conosceva da tempo. «Con lui scompare quella vecchia tv fatta di valori e di buoni sentimenti, una tv studiata a tavolino, impastata in casa con dedizione, familiare ed elegante, mai volgare. A lui ed a Castellano si deve anche la scoperta di Celentano i cui primi film erano sceneggiati da loro», conclude Baudo sottolineando il grande orgoglio di Pipolo padre per il successo letterario e cinematografico del figlio Federico. «L'ho sentito al telefono solo otto giorni fa, mi chiedeva se oro d'accordo sulla riproposizione in video de "Il vigile urbano" la prima fiction televisiva in assoluto della tv». Scritta e diretta da lui con Castellano, approdò su Raiuno nel 1990. «Io e mia figlia Rosanna eravamo i protagonisti», afferma Lino Banfi, grande amico di Pipolo dagli anni '70. «Subito dopo Pipolo mi volle nel film "Grandi magazzini" con Rosanna, tanto piacque la nostra coppia padre e figlia. Mi avevano anche regalato, lui e Castellano, due alberi per la mia villa in campagna. Quello di Franco è curiosamente morto poco prima della sua scomparsa. Spero che il cedro di Pipolo possa durare a lungo a sua memoria». «Con Pipolo ho girato "Il sindacalista", film diretto da Luciano Salce che per i temi trattati mi fece persino passare per un uomo di sinistra», racconta Lando Buzzanca. Che svela: «solo due settimane fa mi aveva telefonato per propormi una commedia ispirata a "Scherzi a parte", dove un finto barbone distrugge la casa di gente comune e solo alla fine svela di essere un noto personaggio dello spettacolo». Addolorato Renzo Arbore: «la coppia Castellano e Pipolo è stato un modello di umorismo, sopratutto radiofonico. Giuseppe era un umorista intelligente e raffinato, protagonista di una tv elegante, grande scopritore di talenti». Mar.Cat.

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