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Omaggio allo storico premio

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Venezia, la Mostra al via con il meglio dei David

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..concorrenza. Il blasonato premio cinematografico, in programma dal 30 agosto al 9 settembre, saluterà il pubblico con un omaggio ai David di Donatello. Tra le novità, ma solo a partire dal 2007, anche un premio ai film gay. La Magnani che porta il premio David alla Monroe a New York, Roberto Benigni preso in braccio da Gassman: sono soltanto due dei momenti più eccitanti di «David 50», il documentario di Antonello Sarno che aprirà Venezia in Sala Grande subito dopo la cerimonia di inaugurazione precedendo il film di Brian De Palma «Dalia nera». Autore di ottimi film di montaggio (il più recente è quello su Lello Bersani) Sarno aprì la Mostra del cinema anche tre anni fa con l'applaudito «Venezia 60» confezionato per il sessantesimo anniversario. «Aprire due volte Venezia in tre anni non è male, neanche Fellini...» scherza Sarno ricordando che il direttore della Mostra, Marco Müller lo ha preso in giro: «Ti daremo un Leone alla carriera, mi ha detto. E poi - aggiunge - sono in buona compagnia: quest' anno sono prima di De Palma, tre anni fa prima di Woody Allen. Un'emozione pazzesca». Sarno garantisce che rivedendosi le 50 edizioni del David di Donatello negli archivi Rai ha scoperto cose «da urlo», tra cui una poesia letta da Alberto Sordi in un'edizione del premio a Taormina: «Roba che la gente non vede da secoli perchè è passata una volta in tv negli anni sessanta e poi via. Roba della preistoria, quando ancora c'era soltanto il primo canale e le dirette del David duravano tre ore». Sarno ha invece il dono della sintesi: è riuscito a condensare 50 anni di premi David in soli 16 minuti. In tema di lungometraggi invece ci saranno «Dalia nera» appunto di De Palma il 30 agosto in apertura e «Ostrov» del russo Pavel Loungine il 9 settembre in chiusura. La cerimonia di apertura condotta da Isabella Ferrari inizierà alle 19 nella Sala Grande del Palazzo del Cinema al Lido. Il calendario dettagliato dell'evento, diffuso ieri, rivela che per vedere i due registi italiani in concorso, Gianni Amelio e Emanuele Crialese, bisognerà aspettare qualche giorno: passeranno rispettivamente il 5 settembre con «La stella che non c'è» e l'8 settembre con «Nuovomondo». Il Leone d'Oro alla carriera a David Lynch sarà consegnato il 6 settembre subito dopo sarà proiettato il suo nuovo film «Inland Empire». Il primo settembre alle 19 in Sala Grande, passerà, fuori concorso, uno dei film più attesi, «World trade center» di Oliver Stone, mentre «Bobby», il film di Emilio Estevez con un cast stellare (Sharon Stone, Anthony Hopkins, Demi Moore, Lindsay Lohan, Laurence Fishburne) sarà proiettato il 5 settembre alle 21,45 in Sala Grande. E ieri si è saputo che La Mostra premierà con un rinoscimento specifico la migliore opera a tematica gay, a partire non dall'edizione di quest'anno ma dalla successiva, la 64esima. È questo il frutto di una serie di incontri tra i vertici della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica ed una delegazione dell'associazione CinemArte e di Arcigay, nei quali è stata discussa la proposta di istituire, appunto, un premio collaterale, riconosciuto dalla Biennale. Si stanno definendo in queste ore i dettagli dell'imponente macchina della sicurezza che salvaguarderà il regolare svolgimento della Mostra. Si tratterà di un Festival blindatissimo, questo è certo: tiratori scelti appostati sui palazzi, controlli ferrei agli ingressi, con tanto di metal-detector posti anche lungo le strade; sarà impiegata anche una squadra di artifcieri, con i cani, che bonifcheranno regolarmente tutte le sale prima e dopo le proiezioni. Superlavoro per la Questura di Venezia che dovrà garantire una sorveglianza speciale, con l'ausilio di numerosi uomini, oltre all'area prossima al Palazzo del Cinema, anche a tutto il Lido. A questo meccanismo di sicurezza si va a sommare anche la presenza di security privata e di quella personale di vip, star e personalità.

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