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In programma domenica a Dusseldorf

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La Germania dichiara guerra al concerto sacrilego di Madonna

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Alla vigilia del concerto di domenica prossima a Dusseldorf, le autorità tedesche hanno annunciato di voler «monitorare» il «Confessions Tour» di Louise Veronica Ciccone per verificare se la crocefissione sul palcoscenico della star americana possa costituire un insulto alla religione. Partito il 21 maggio da Los Angeles, lo concerto-shock della cantante, che sul palco si fa issare su una grande croce di ferro con il capo cinto da una corona di spine, ha già provocato scandalo negli ambienti del mondo cattolico. «Un blasfemo insulto alla fede», lo ha definito il cardinale Ersilio Tonini, che ha addirittura chiesto la scomunica per Madonna, definendo la sua esibizione una «profanazione del crocefisso». In occasione della tappa romana del tour, il 6 agosto scorso, anche la comunità islamica e quella ebraica hanno sollevato numerose obiezioni. Tra le polemiche, tuttavia, la performance è andata avanti senza censure. Ora le autorità tedesche annunciano battaglia in vista dell'appuntamento a Dusseldorf, dove Veronica Louise Ciccone arriverà dopo le tappe in Gran Bretagna. Liz Rosenberg, il portavoce della cantante, da New York intanto respinge le accuse negando che lo show possa essere offensivo. «Il contesto del concerto - afferma - è tutt'altro che negativo o irrispettoso verso la religione». Anzi, conclude, il suo spirito è un appello alla pace e alla carità per i bambini malati di Aids.

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