di ANTONIO ANGELI O I BUONI film non amano l'estate o è l'inverso: in Italia l'estate detesta i buoni film.
Le poche sale cinematografiche aperte, in mezzo a un desolante panorama di «chiuso per ferie» offrono soprattutto «orrori estivi», cioè film dell'orrore in grado di affrontare il botteghino (e lo spettatore) solo in questa stagione. Il risultato è che al box office trionfano i cartoni animati. E infatti nel fine settimana caratterizzato dal ponte di Ferragosto il film che ha vinto in Italia è «Garfield 2», con le avventure del micione-cartoon che vive nel mondo «reale» e parla con la voce di Fiorello. Lo showman anzi si «sdoppia» per i due gatti-sosia, che nella versione originale sono affidati ai timbri attoriali di Bull Murray e Tim Curry. «Garfield 2» è il film che se l'è cavata meglio nel fine settimana di mezzo agosto secondo la classifica Cinetel: poco più di 250.000 euro rastrellati su 185 schermi grazie alla classica anteprima dell'estate. Il film uscirà definitivamente nelle sale domani. Al secondo posto la commedia americana «The man - La talpa». Un'altra anteprima, quella del noir «Slevin - patto criminale», ha incassato poco meno di 150.000 euro conquistando il terzo posto. Al quarto e al quinto due film in sala già da un po': la pellicola tutta azione «The fast and the furious: Tokyo drift» e il drammatico «United 93». Tra le new entry anche l'anteprima di «Domino» (sesto) su una moderna squadra di cacciatori di taglie, con l'attrice al momento più amata dai giovani: Keira Knightley. Settimo il super-horror «Il collezionista di occhi», con la star del wrestling Kane. Ottavo la commedia «Porky College». Unico italiano nella top ten: «La notte del mio primo amore» (nono). In questo panorama desolante reggono ancora, dopo ben 13 settimane di programmazione, «Il codice da Vinci» (decimo) e «Volver» (dodicesimo). La costante di questa estate sembra essere, come nelle precedenti, il fiorire di tutta una serie di pellicole «splatter», che grondano sangue e arti amputati in ogni fotogramma. La serie era iniziata a luglio con «Silent Hill» (in qualche sala è ancora possibile trovarlo), horror condito con antiche maledizioni. Qualche maledizione l'hanno proferita anche numerosi spettatori. È arrivato poi «The Eye 3 - Infinity», polpettone al sangue cucinato in oriente. Poi, siccome il «Collezionista di ossa» del '99 non era sufficiente, è arrivato quello di occhi. E tanto per rimanere allegri e in argomento tra qualche giorno uscirà «Le colline hanno gli occhi», remake di un classico del genere firmato, nel '77, da Wes Craven. La storia, originalissima (si fa per dire), narra le vicende di una famiglia che finisce in una zona remota e che loro ritengono del tutto disabitata. In realtà la regione è infestata da orribili esseri assetati di sangue. Con un panorama di questo genere non c'è da stupirsi che trionfi il gatto Garfield e che, anche dopo molte settimane di programmazione, continui ad avere un pubblico «Il codice da Vinci». Sì perché, nonostante registi e case di produzione insistano nel periodo estivo a proporre orrori di tutti i generi, difficilmente questi incontrano il gradimento del pubblico. È raro infatti che questi film arrivino a guadagnare le prime posizioni del box office anche se, visti i loro costi contenuti, specialmente per i nuovi horror in arrivo da Hong Kong e dall'oriente, di solito riescono a mettere in cassa ricavi molto soddisfacenti. Lasciando però lo spettatore più annoiato che terrorizzato.