Barbara De Rossi cantante e regista dopo il pieno di tv
L'artista attesa da un musical e dalla macchina da presa
Ma l'attrice, che vanta una assidua frequentazione in passato con il cinema americano avendo tra l'altro interpretato pellicole come «Quo vadis», oltre alle motivazioni della sua recente conversione alla commedia all'italiana, svela i prossimi obbiettivi professionali e personali che guardano anche al musical e ad un suo esordio persino come cantante e regista. Anche lei, dunque, è stata contagiata dalla passione per il musical? «C'è il progetto di realizzare, insieme a mio marito, ballerino a livello internazionale, una commedia teatrale scritta da Roberto Tiraboschi, incentrata sulla musica, sulla danza, sull'universo dei grandi palcoscenici, nella quale dovrò anche cantare. Per essere pronta sto prendendo lezioni di canto. Ma ci sono anche altri progetti con il regista Enrico Maria La Manna che mi ha offerto "Il laureato" e "Miss Robinson"». L'ultima pellicola da lei interpretata è stata «Il pranzo della domenica». Quando tornerà al cinema? «Attualmente sono sporadici i miei rapporti con il grande schermo, a vantaggio della Tv. Io ho inaugurato in video, nel lontano 1978 la stagione della fiction, genere allora sconosciuto, ed ero guardata con sospetto da alcuni ambienti cinematografici che ritenevano la recitazione televisiva inferiore a quella cinematografica. Oggi le cose sono cambiate. Sono anche differenti i modi che ha il pubblico del piccolo e del grande schermo di affezionarsi agli attori». Ha mai pensato di passare dietro la macchina da presa? «È uno dei miei obbiettivi futuri. Mettendo a frutto l'esperienza accumulata desidero esordire come regista. Sto acquistando i diritti per la trasposizione cinematografica di un famoso libro che racconta la drammatica vicenda di una ragazza venticinquenne con una figlia di sette anni. Della pellicola, destinata al grande schermo, non sarò io la protagonista, ma ne firmerò solo la regia». C'è un attore con il quale le piacerebbe lavorare? «Ho una ammirazione sconfinata per Luca Zingaretti con il quale sarei felice di interpretare un film o una fiction per il piccolo schermo. Ha carisma, è un grande e poliedrico attore». C'è una fiction girata da lei dodici anni fa e mai andata in onda su Raidue a cui era destinata. Come mai? «Il film Tv "Il colibrì rosso" è restato per dodici anni negli archivi Rai, senza mai approdare in video. Ma è apparso nelle sale cinematografiche internazionali ed ha conquistato nei vari concorsi a cui ha partecipato, prestigiosi riconoscimenti. Credo che nel corso degli anni, il cambiamento dei rapporti a livello dirigenziale a Viale Mazzini, lo abbia fatto dimenticare. Eppure era una storia molto attuale, quella di una donna che cercava di strappare dalla sudditanza dalla mafia russa un giovane sbandato del quale si era innamorata». Perché si è convertita così tardi ai ruoli brillanti? «Per una strana alchimia in Italia sono sempre stata considerata un'attrice drammatica. Eppure negli Stati Uniti ed in Francia, dove ho lavorato accanto a Claude Brasseur, ho interpretato molto spesso ruoli leggeri da protagonista assoluta. Devo ai fratelli Vanzina la riscoperta della mia professionalità in ruoli brillanti come quello della signora Fumagalli ne "Il ciclone in famiglia". Qui sono riuscita addirittura, io romana, a trasformarmi in una milanese doc con tanto di giusto accento». Chi è Barbara De Rossi nella vita? «Sono una donna soddisfatta. Ho un rapporto di stabile complicità sentimentale con mio marito. Sono una madre serena perchè mia figlia di dieci anni vive un'esistenza tranquilla e non sarò certo io ad influenzarla sulle sue scelte future. Nel senso che la lascio completamente libera di seguire le proprie inclinazioni. Inoltre non amo la vita mondana, rifuggo dai riflettori e dai paparazzi e mi piace starmene a casa in compagnia della famig