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Porno-attori: italiani addio, meglio gli slavi

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Parola di diva a luci rosse

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A sostenerlo è Erika Neri, porno-diva italiana che vanta un carnet con una quarantina di film, una cinquantina di partner e vari premi. «Girando da cinque anni - dice a margine di un festival dell'erotismo a Tortoreto Lido - ho notato che di attori italiani ce ne sono pochi e quelli che sono rimasti, a livello di prestazioni fisiche, sono un pochino scarsi perchè fanno sesso in modo differente dagli stranieri: lo vivono in modo meccanico». «Gli attori tedeschi, cechi, spagnoli, soprattutto gli ungheresi - dice la pornodiva napoletana - ancora vivono il sesso come un gioco: ti rendi conto che piace loro e quindi rendono di più e forse non soffrono di ansia da prestazione, come gli italiani». «La prestazione - aggiunge riferendosi sempre agli attori italiani - viene fatta, ma un'attrice che ha esperienza si rende conto se c'è passione o meno». «Gli attori italiani scarseggiano: sono validi e funzionano, ma lo fanno come un lavoro e basta. Insomma esprimono poco. Nella Repubblica ceca, ad esempio, vivono invece il sesso in maniera diversa, come un gioco». «Malone e Rocco Siffredi - ricorda la Neri - sono stati attori veramente validi, di una classe che sembra non esistere più. Ora - ribadisce - mi piace molto più girare con gli stranieri che con gli italiani». L'abruzzese Siffredi è «un mito», ma si è ritirato. Malone, sottolinea la mora pornostar, è «il De Niro della pornografia italiana. Oggi ha quasi 50 anni, ma ancora gira film hard: la prestazione è ottima ed è molto, molto bravo sia a livello di recitazione che di scena».

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