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di GIULIA MARTELLI SONO le dieci del mattino quando i primi fan di Madonna iniziano ad assieparsi davanti l'hotel St.

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«Siamo qui perché Madonna è il nostro idolo e speriamo proprio di vederla - dicono alcuni ragazzi giunti da Catania - lei è una vera diva, ha carisma e personalità». Madonna, regina incontrastata del pop mondiale piace a tutti, ad attenderla ci sono teenager, trentenni, quarantenni, addirittura qualche sessantenne come la signora Rosetta, che con la scusa di accompagnare la figlia diciottenne andrà al concerto: «Mi piace moltissimo conosco tutte le sue canzoni che domani canterò insieme a migliaia di persone». Tutti indossano magliette con stampigliata l'immagine della cantante, qualcuno ha tatuato sulla pelle il viso della diva. Molti i gay presenti, che per Madonna hanno una vera e propria adorazione: «Per me è un modello di vita, una donna che ha saputo lottare per farsi strada e che si batte sempre per le nostre cause - dice Marco 37 anni di Modena - inoltre vorrei spezzare una lancia in merito alla polemica del crocefisso. Le televisioni hanno mostrato solo quello, senza far vedere che dietro ci sono immagini di bambini del terzo mondo che muoiono. La Croce rappresenta la sofferenza del mondo e non un atto blasfemo nei confronti della Chiesa». Grande entusiasmo all'arrivo di alcuni ragazzi del corpo di ballo che si concedono ad autografi e foto ricordo. Molti gli stranieri, Nir e Harel vengono dall' Israele, Isabel dal Portogallo, Edmund dalla Germania. Anche allo stadio Olimpico iniziano a stanziarsi i primi ragazzi: con sacchi a pelo e tende si preparano a passare la notte all'aperto nell'attesa della grande serata. Diversi bagarini cercano di vendere i biglietti, ma non è semplice trovare acquirenti visto che i prezzi oscillano fra i 150 e i 200 euro. Sono le cinque del pomeriggio quando la polizia comincia a transennare la strada e "placare" l'entusiasmo dei fan, scatenati malgrado il caldo e la stanchezza. Intorno alle 19 trapelano le voci che l'aereo che porta la cantante è atterrato: è il delirio. Alle venti Madonna arriva, ma lo fa dall'entrata laterale. Scende da una Range Rover, indossa un tailleur pantalone bianco e si nasconde. Pochi riescono a vederla. E la delusione è tantissima. Volano insulti e qualcuno piange per il dispiacere. «Che delusione - commenta Cinzia - eravamo qui per dimostrarle il nostro amore e lei non ci ha degnato di un saluto». Un ragazzo che è riuscito a eludere la sicurezza segue la macchina, si aggrappa allo sportello ma non riesce ugualmente a vedere la sua beniamina. Sotto la finestra iniziano a levarsi cori che inneggiano al suo nome. Ma Madonna non si affaccia. Molti a testa basta se ne vanno. Altri restano lì, speranzosi che la cantante si mostri per stupirli come solo lei sa fare.

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