Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

«Miami Vice» sbanca Locarno

default_image

  • a
  • a
  • a

Della serie, nel film, accolto in Piazza con molti applausi, sono rimasti solo i nomi dei due agenti protagonisti, interpretati questa volta da Colin Farrell e Jamie Foxx, e quello spunto che li vede infiltrati in una banda per mettere fine a dei traffici di droga. Dal punto di vista narrativo c'è, in più, una storia d'amore fra l'agente interpretato da Farrell e la contabile cino-cubana della banda che ha il volto bello e celebrato di Gong Li. Il resto, oltre alle tensioni che ad ogni pagina nascono dal rischio che i due corrono di essere scoperti, è azione allo stato puro, con inseguimenti, sparatorie, ritmi frenetici e un'ambientazione ai giorni nostri che, ai patiti della serie, ha fatto un po' rimpiangere quella cornice anni Ottanta che, con certi dettagli nell'abbigliamento dei due, era quasi riuscita ad imporre un certo tipo di moda (le scarpe senza calzini, ad esempio). Il film, in omaggio alla consuetudine delle inaugurazioni e a quella Piazza Grande che lo ha accolto, era fuori concorso, ma da oggi prende il via, fra le molte di contorno, anche la sezione competitiva in cui fa piacere prendere atto che figurano due film italiani degni di molte attese: «Mare Nero», realizzato da Roberta Torre dopo il successo ottenuto con «Tano da morire» (là la mafia, qui gli scambi di coppia in un clima torbido in cui sono coinvolti Luigi Lo Cascio e la francese Anna Mouglalis) e «Jimmy della collina», vicenda amara di un diciottenne alla ricerca di un riscatto, desunta da un romanzo di Massimo Carlotto ad opera del regista sardo Enrico Pau che, al suo esordio, si era fatto apprezzare con una storia per nulla convenzionale di pugili, «Pesi leggeri». Cinema italiano di qualità anche nelle sezioni fuori concorso: «Quale amore» di Maurizio Sciarra, di cui si accolse qui con molti consensi «Alla rivoluzione sulla due cavalli», e «Il peggio di noi», firmato da Corso Salahi dopo i successi di «Palabras» e di «Occidente». Anche le altre cinematografie, ovviamente, hanno il loro spazio sia nel concorso sia a margine. Molti film sono opere prime, dei loro autori così non si sa molto, bastano però i Paesi da cui provengono per darci un'idea della vasta gamma di propose che da sempre ci offre questo Festival. In arrivo da Iran, Cina, Giappone, Stati Uniti e Russia e, per restare in Europa, da Francia, Belgio, Portogallo, Spagna, Austria, Germania, Gran Bretagna. Un panorama esauriente di quello che propone il cinema nel mondo. Fiduciosi di applaudirlo.

Dai blog