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Le domande di Gigi Marzullo

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Forattini: «Io un vignettista? Ma che strana parola»

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Nessuno mi ha impedito mai di manifestare con chiarezza le mie idee e le mie prese di posizione. E non mi sono mai curato di quello che poteva succedere dopo». Nella sua vita di uomo e di professionista ha mai mentito? «Mai. La mia vita è stata improntata a qualche punto d'onore, non mentire c'è stato e sarà sempre uno di questi». Col potere che rapporto ha avuto ed ha? «Non sono stato mai un professionista, né un uomo che ha voluto ingraziarsi il potere, alcun potere di alcun genere». Quando ha capito di essere diventato Forattini? «Non l'ho ancora capito. Capisco e so soltanto che col mio lavoro mi diverto tanto e forse è arrivato anche il successo. Anche se ho cominciato a fare questo mestiere non da giovanissimo». Ha fatto altri lavori prima? «Tanti, tantissimi. Dopo la scuola davvero professionalmente ne ho combinate di tutti i colori. Pensi, ho fatto anche l'attore passando per il lavoro di rappresentante». Come è nata la sua prima vignetta? «È nata così per caso. Studiavo architettura e di tanto in tanto per diletto mi cimentavo a disegnare. Il segno era qualcosa che mi portavo dietro da sempre. Ho partecipato ad un concorso in un giornale dove lavoravo come impaginatore, "Paese Sera", e a poco a poco mi sono dedicato alla vignetta». Ma cosa è per lei una vignetta? «A volte un modo di essere, a volte un modo per dialogare, è sicuramente un commento satirico di una notizia». È felice della sua vita? «Felicissimo. Soddisfatto e felice da sempre. Non potevo chiedere altro. Spero continui ancora per molto tempo». Come si definisce professionalmente? «Sono un umorista o un giornalista satirico. Vignettista è una parola alquanto strana». Cosa teme? «Le malattie e essere ingannato dagli altri. L'inganno è qualcosa che davvero non sopporto». Crede nel matrimonio? «Sì. mi sono risposato con una donna che stimo ed amo moltissimo. È davvero una fortuna averla incontrata». Crede in Dio? «A volte». Cosa è la volgarità? «È un modo di vita che condanno. A volte siamo circondati dalla volgarità, ma abbiamo il dovere di sconfiggerla». E la vecchiaia le fa paura? «Per ora no, a me sembra di invecchiare abbastanza bene». Ha sofferto il mal d'amore? «Tantissimo. Ma ora è un momento davvero stupendo».

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