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Tutti i film in concorso sulla laguna

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Per la prima volta al Lido ci saranno anche film del Ciad, («Daratt» di Mahamat-Saleh Haroun, in concorso), dell'Indonesia («Opera Jawa» di Garin Nugroho a Orizzonti) e di Cipro («Akamas» di Panicos Chrysanthou a Orizzonti - Evento Speciale). E per la prima volta nella storia della Mostra tutti i film in concorso e nella sezione Orizzonti saranno in anteprima mondiale e perciò scoperti a Venezia. L'Italia quest'anno ha ottenuto circa un sesto dell'intera programmazione. A «Nuovomondo» di Emanuele Crialese e a «La stella che non c'e» di Gianni Amelio con Castellitto, si aggiunge in concorso per l'Italia anche il film prodotto da Italia e Francia, «Quei loro incontri» di Jean-Marie Straub e Daniele Huillet, due registi che vivono in Italia da quarant'anni, per un film di sceneggiatura e produzione italiane, attori italiani e girato in Italia. Nel made in Italy, oltre ai due in concorso, spiccano «Lettere dal Sahara» di Vittorio De Seta (fuori concorso); «Quijiote» di Mimmo Paladino (Orizzonti) con Lucio Dalla, Peppe Servillo, Bergonzoni e Enzo Cucchi; «Non prendere impegni stasera» di Gianluca Tavarelli (Orizzonti); «Bellissime 2» di Giovanna Gagliardo (Orizzonti Doc); «Pasolini prossimo nostro» di Giuseppe Bertolucci (Eventi Speciali); «Kill Gil 2» di Gil Rossellini (Eventi Speciali); «Il mio paese» di Daniele Vicari (Eventi Speciali). Presenti anche il leggendario Paul Verhoeven con «Zwartboek» (in concorso); mentre «Il Diavolo veste Prada» (ispirato all'omonimo bestseller di Lauren Weisberger) e «The Wicker Man» di Neil LaBute sono fuori concorso, e l'opera seconda di Ethan Hawke «The Hottest State» è in Orizzonti. La Mostra di Venezia chiuderà con il russo «Ostrov» di Pavel Lounguine, fuori concorso come il Leone d'Oro alla carriera David Lynch con «Inland Empire», Manoel de Oliveira con «Belle toujours», Oliver Stone con il film sull'11 settembre «World Trade Center» e Kenneth Branagh con «The Magic Flute». I film in concorso a Venezia 2006 promettono davvero belle sorprese: con «Fallen» di Barbara Albert (Austria); « La stella che non c'è» di Gianni Amelio (Italia/Francia/Svizzera/Singapore); «The fountain» di Darren Aronofsky, (Usa); «Hollywoodland» di Allen Coulter (Usa); «Nuovomondo» di Emanuele Crialese (Italia); «Children of men» di Alfonso Cuaron (Gran Bretagna); «The black dahlia» di Brian De Palma (Usa); « Bobby» di Emilio Estevez (Usa); «The queen» di Stephen Frears (Gran Bretagna); «Daratt» di Mahamat-Saleh Haroun (Ciad/Francia/Belgio/Austria); «L'intouchable» di Benoit Jacquot (Francia); «Paprika» di Kon Satoshi (animazione dal Giappone); «Nue propriete» di Joachim Lafosse (Belgio/Lussemburgo/Francia); «Mushi-shi» di Otomo Katsuhiro (Giappone); «Private fears in public places» di Alain Resnais (Francia/Italia); «Quei loro incontri» di Jean-Marie Straub e Daniele Huillet (Italia/Francia); «Fangzhu» di Johnnie To (Hong Kong); «Hei Yanquan» di Tsai Ming-Liang (Taiwan/Francia/Austria); «Zwartboek» di Paul Verhoeven (Paesi Bassi/Germania/Gran Gretagna); «Ejforija» di Ivan Vyrypaev (Russia); «Sang Sattawat» di Apichatpong Weerasethakul (Tailandia/Francia).

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