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«Il nudo? Non è per me»

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Il grande pubblico televisivo l'ha conosciuta nella pubblicità di una marca di the, nel tormentone «Antò fa caldo» che è stato esportato in tutto il mondo. Da allora, e sono trascorsi solo quattro anni, Luisa Ranieri è approdata alla grande fiction televisiva, dove tra breve tornerà con un progetto che definisce di grande prestigio. Ma è previsto anche il ritorno al cinema. L'attrice che lo scorso anno è stata scelta come presenza femminile nel mega show di Adriano Celentano «RockPolitik», confessa di avere un duplice sogno nel cassetto: interpretare il personaggio di Filumena Marturano come napoletana, e quello di Medea. «Perché - svela - sono nata a Napoli ma non amo essere rinchiusa nei recinti di una recitazione solo partenopea, anche se uno dei miei obbiettivi è essere diretta da registi della grande scuola partenopea come Capuano e Martone, che probabilmente neppure mi conoscono». Sulla sua interpretazione di Maria Callas nella fiction firmata alla regia da Giorgio Capitani «Callas e Onassis» che su Canale 5 non ha avuto eccellenti risultati d'audience, mentre in Francia è stato un successo, la Ranieri dice: «Mi piacerebbe calarmi di nuovo nel ruolo della cantante ma non in tv, perché i tempi televisivi sono limitanti. Dopo la grande esposizione avuta con il programma di Celentano, ho preferito osservare un lungo periodo di silenzio, stando ad aspettare progetti consoni alle mie corde artistiche che sono finalmente arrivati e che si concretizzeranno nel prossimo autunno». L'attrice, che è stata anche nel cast dell'ultimo film di Michelangelo Antonioni, parla di questa prova come un'esperienza devastante. «Ero giovane, completamente inesperta, e mi sono trovata catapultata in un progetto in cui dovevo affrontare scene di nudo che mi hanno letteralmente terrorizzata. Adesso le affronterei meglio con meno inibizioni, alla luce della maggiore maturità professionale. In effetti allora avevo interpretato solo il film "Il principe ed il pirata" diretto da Pieraccioni. Cercavo qualcos'altro che mi interessasse davvero. Ma il mio agente mi disse che Antonioni stava preparando un film, "Il filo pericoloso", aveva visto alcune mie foto e voleva incontrarmi. Quando l'ho conosciuto ero emozionatissima. Ho capito di essere nel cast dell'episodio intitolato "Eros" solo al secondo incontro a casa sua, perché vi ho trovato gli altri due attori. E vedermi proiettata sul grande schermo al festival di Venezia, dove il film era presente, ha rappresentato un'esperienza incredibile. Anche allora ero emozionata: capivo di aver interpretato un film di rottura, io che non avevo alcun rapporto, dal punto di vista cinematografico, con il corpo e con il sesso. Come se queste mie sensazioni fossero state avvertite, subito dopo non ho ricevuto molte proposte per il cinema di mio gradimento. Così ho preferito attendere». Sui noti scandali di Vallettopoli, la Ranieri non vuole demonizzare nessuno: ognuno è libero di gestire la propria vita come crede, puntualizza. Infine fa capire che il suo rapporto nella vita con Luca Zingaretti, conosciuto sul set della fiction «Cefalonia» procede a gonfie vele. «Non a caso - conclude - Cefalonia è la fiction che ho amato di più».

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