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L'attore premiato all'Ischia Global Fest

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De Sica: «A New York il primo film di Natale senza Boldi»

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Ieri, è stata la giornata di due grandi interpreti della risata, il nostro Christian De Sica e il regista americano John Landis (autore di film-culto quali «Blues Brothers» e «Una poltrona per due»), entrambi premiati dal patron del Festival Pascal Vicedomini. Da stasera, intanto, De Sica ritorna su Raiuno con le 8 repliche della prima serie de «Lo zio d'America» che saranno seguite, a ottobre prossimo, da quattro nuove puntate della seconda serie. «I personaggi sono gli stessi della prima serie, con l'eccezione di Ornella Muti che è uscita dal cast, mentre è entrata nel gruppo la brava Lorella Cuccarini - ha annunciato De Sica - Intanto, abbiamo incominciato anche le riprese di una scena del nuovo film "Natale a New York", diretto da Neri Parenti. In queste torride giornate estive, con 35 gradi all'ombra, mi hanno infilato addosso un pullover di cachemire a 12 fili e un montone: credevo di morire». Nel nuovo «Natale» sarà orfano di Massimo Boldi che sarà suo avversario al botteghino nel nuovo film di Vanzina. «Il casino l'ha creato Massimo che ha rotto con De Laurentiis e ha firmato con un altro produttore. Certo, uno dei due incasserà meno dei 24 milioni di euro del film dell'anno scorso e, forse, sarà costretto a fermarsi. Comunque vada, in febbraio, debutterò al Sistina nel nuovo musical "Parlami di me", di Vaime e Costanzo. Il nostro film sarà composto da due episodi: io sarò il protagonista del primo, con Sabrina Ferilli, Massimo Ghini ed Elisabetta Canalis che farà mia figlia; mentre Claudio Bisio è al centro del secondo». Tornerebbe a lavorare con Boldi? «Ma sì, perché no. In fondo io non ce l'ho con Massimo: è lui che ha sofferto di piccole gelosie. Stavamo già per tornare insieme nel nuovo "Asterix", assieme a Depardieu, Delon, la Cardinale, Zidane, Totti, Schumacher. Dovevamo fare due giudici delle Olimpiadi, poi, ho letto il copione e ho rifiutato perché non era divertente: al nostro posto hanno preso i due delle Iene».

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