Nei progetti del conduttore un film con De Laurentiis
Il conduttore che aveva sempre manifestato il desiderio di condurre il Tg satirico di Canale 5, si confessa parlando dei suoi progetti, nei quali potrebbe essere contemplato un ritorno a viale Mazzini. Possibile che dopo tanti successi nelle trasmissioni estive di Antonio Ricci, lei non riesca ad approdare a «Striscia» come padrone di casa? «Aver ottenuto un formidabile gradimento di pubblico con "Cultura moderna", andando addirittura contro i Mondiali di calcio, è stato per me un risultato da Guinness dei primati. Certo se Ricci decidesse di farmi fare anche Striscia per me sarebbe una gioia. Ma per adesso va bene così. "Cultura moderna" ha sfondato il tetto del 25 per cento di share in serate difficili, avendo contro il grande calcio e la nuova sit com di Raiuno. Merito della squadra di lavoro attenta alla perfezione del prodotto e della assoluta veridicità dei concorrenti con i quali amo improvvisare. Il meccanismo del gioco è tale che prima o poi il montepremi di 500 mila euro verrà assegnato». Lei qualche mese fa è stato al centro di polemiche per aver condotto sul prime time di Italia uno, «Distraction» dove ha portato in video gente nuda. Lo rifarebbe? «Io scelgo i progetti che maggiormente mi appassionano. Anche rischiando in prima persona. Sapevo che "Distraction" era un programma rischioso, ma si è dimostrato talmente innovativo da conquistare il 17 per cento di share ed in replica addirittura il 15 per cento. Non ho esitato a mettere in gioco la mia immagine. Ed ho dimostrando di essere uomo da prima serata smentendo chi sosteneva il contrario». C'è qualcuno che non la considera adatto al prime time? «Il direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce, per ragioni che non so, mi ha etichettato come non idoneo alla prima serata, cercando di bloccare la mia presenza su Raiuno». Però lei potrebbe ritornare a Raidue, indipendentemente da Del Noce responsabile di Raiuno. «Fin quando Del Noce è direttore della prima rete non metterò piede in nessuna delle altre due emittenti generaliste di viale Mazzini. È vero ci sono progetti che potrebbero concretizzarsi su Raidue nel prossimo autunno, quando si dice che cambieranno i responsabili di rete. Tra le tante idee c'è anche l'eventualità di riproporre in chiave aggiornata il vecchio programma "Libero". Ripeto, io scelgo i progetti non le reti. Devo, insomma, ancora capire se restare alla tv commerciale o cambiare. Per ora, fino a settembre inoltrato sono e sarò un uomo Mediaset, legato a un contratto che mi gratifica molto e che potrei anche rinnovare». Vorrebbe condurre «Affari tuoi»? «Sì. Ma solo succedendo a Paolo Bonolis che ha portato il format al grande successo. Andare ad aprire ora i pacchi ha il significato di tappare soltanto un buco, visto anche che il programma è stato superato dalla concorrenza di Canale 5». Cosa pensa di chi ricorre ad appoggi politici per fare carriera? «Non ho mai avuto nessun appoggio politico. Se dovessi trovarni in condizione di dover chiedere qualcosa a qualcuno me ne andrei». Tornerà sul palcoscenico e sul set? «Ci sono in cantiere progetti cinematografici e teatrali. Ho avuto di recente un contatto con Aurelio De Laurentiis con il quale mi incontrerò per capire cosa ha da propormi».