Una ricerca: i tifosi preferiscono le conduttrici
Una, la giornalista sportiva Paola Ferrari, è stata per 35 giorni la conduttrice di «Dribbling» sulla seconda rete di viale Mazzini. L'altra, intrattenitrice ed attrice, Natasha Stefanenko, ha rappresentato una vera sorpresa, gestendo su La7 il programma «Il goal sopra Berlino», in diretta concorrenza con le «Notti mondiali» di Raiuno. Due signore che alla vigilia della conclusione dell'evento, sono accomunate dalla stessa esperienza di questo campionato del mondo le ha arricchite professionalmente ed umanamente. E le sprona a non abbandonare il mondo del calcio. «Ho accettato questa grande sfida per ritrovare dentro di me la voglia di amare ancora il mondo del calcio, dopo gli scandali che hanno rischiato di travolgerlo. Sono fermamente convinta che si deve andare con fiducia verso una rifondazione di questo sport, che non perderà mai il suo fascino. La prova più eclatante è proprio nella forza e nel coraggio che hanno dimostrato i nostri giocatori a dispetto di quanto accadeva», afferma Paola Ferrari, puntualizzando che poteva esserci il pericolo di un disamore degli italiani per il calcio, amatissimo, invece, più di prima. «Subito dopo, nel prossimo autunno, ci penserà la Champions League, arrivata su Raiuno, a rafforzare la ritrovata fiducia nel pallone. E non dimentichiamo che la Rai ha i diritti della serie B del prossimo campionato — dice la giornalista esprimendo soddisfazione per il suo programma "Dribbling" che ha raggiunto durante questi giorni punte del 20 per cento di share e non accadeva da anni —. Ho plasmato la trasmissione sulle mie corde professionali, grazie anche all'aiuto di Italo Cucci, e sono certa che questi mondiali abbiano ridonato serenità a tutti gli sportivi». Natasha Stefanenko, alla sua prima esperienza calcistica, dice di essere «diventata, grazie a "Il goal sopra Berlino", una vera e propria esperta del calcio. Conosco benissimo le tecniche di gioco e sono in grado di tenere testa agli uomini, tradizionalmente considerati grandi conoscitori del football ed abituati a relegare le donne ad altre discussioni quando tra di loro parlano di crossing e di palloni in campo. Ora io, che ho sempre avuto in comune con mio marito la fede sportiva nell'Inter, sono in grado di essergli più vicina grazie ad una maggiore complicità tecnica. Non c'è più mistero per me in un calcio d'angolo, in una punizione, in un fallo laterale. E noto con piacere come la mia amica e collega Caterina Morace, ospite de "Il goal sopra Berlino", sia in grado di rispondere con grande professionalità agli uomini che cercano, inutilmente, di punzecchiarla e di metterla in difficoltà. Rispetto a "Notti mondiali", ovviamente non ho mai potuto vedere la trasmissione perché siano in diretta contemporaneamente. Ma noi abbiamo puntato su un'ottica differente da quella di Raiuno. Credo che siano due appuntamenti sul medesimo argomento affrontato da due punti di vista diversi, come è giusto che sia per le due emittenti dove vanno in onda». La Stefanenko, che il prossimo 21 luglio sarà la padrona di casa su Raidue di una prima serata musicale in compagnia di Max Tortora, esprime tutto il suo entusiasmo per la nazionale italiana per la quale ha sempre fatto il tifo e sottolinea: «Adoro Gattuso, così sprizzante di energia, e Buffon è il più grande portiere del mondo. Ho visto la felicità sul volto della mia amica Alena Seredova a lui legata da un rapporto sentimentale di grande intensità emotiva» Paola Ferrari, che lo scorso anno ha condotto il programma "Garda che musical", dedicato al mondo del musical, nel sottolineare di volersi ancora dedicare al calcio in futuro, puntualizza: «Considerandomi soprattutto una giornalista, ho rifiutato una serie di proposte differenti dalla mia attività, basate sull'intrattenimento, perché mi è mancata la spinta finale. Posso affermare di non aver mai utilizzato il calcio per approdare in