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«Del Piero è il più intonato ma Buffon stecca»

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Non sono le pagelle di Italia-Germania, bensì i giudizi dei Pooh sulle doti canore dei ventidue calciatori che hanno cantato la versione alternativa della loro canzone «Cuore azzurro», l'unico inno ufficiale della Nazionale Italiana, arrivato al quarto posto della classifica dei singoli. «Siamo orgogliosi di tutta la Nazionale: per la grintosa reazione dimostrata ai Mondiali dopo lo scandalo di "Moggiopoli" e per come si sono comportati in sala d'incisione, infatti cantano molto meglio di come noi giochiamo a calcio. Del Piero è il più intonato, ma complimenti anche a Pirlo, Gattuso e Toni. Buffon ha stentato all'inizio perché è stato il primo ed era emozionato; ma possiede un timbro di voce straordinario, che ha difficoltà ad esprimere solo perché non è allenato a cantare». Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Stefano D'Orazio e Red Canzian ieri hanno presentato la parte estiva del tour ispirato al greatest hits «La grande festa» alle Terme di Boario: «è il luogo giusto per quattro arzilli vecchietti della musica che festeggiano 40 anni carriera: il tour del cinquantenario lo presenteremo a Lourdes». Due mesi on the road: partenza il 10 luglio da Brescia e arrivo il 9 settembre all'Arena di Verona. Il percorso sfiora Milano (il 12 luglio sono allo stadio Brianteo di Monza) e visita tre volte il Lazio: il 26 luglio a Santa Severa, il 29 a Fiuggi e il 19 luglio ad Anzio. A fine anno uscirà un dvd live per immortalare questo concerto, che in quasi tre ore di musica e filmati (compreso un divertente siparietto con i comici di «Camera Café») racconta la storia dei Pooh attraverso 45 successi: tra questi c'è il singolo «Cuore azzurro», il cui ricavato sarà devoluto a un progetto di solidarietà per i bimbi della Sierra Leone. «In collaborazione con Rock No War e Fondazione Don Gnocchi, vogliamo realizzare una cooperativa per reintegrare nella società i bambini-soldato della Sierra Leone, insegnando un lavoro utile a giovani che finora sono stati addestrati solo a uccidere. Aiutiamo popolazioni molto lontane e realmente bisognose, perché i fondi che raccogliamo anche grazie alla generosità del nostro pubblico (ogni informazione nel sito www.pooh.it) non sono sufficienti per realizzare progetti davvero utili in Italia, dove ci hanno chiesto 300 mila euro per un campo da calcio. Con 236 mila euro, invece, abbiamo inaugurato in Sri Lanka una scuola stile college inglese che può accogliere 250 piccoli sordomuti, strappandoli alle grinfie di chi prima li sfrutta nel giro della prostituzione minorile e poi li vende come "pezzi di ricambio" nel mercato clandestino degli organi umani». Nel futuro dei Pooh c'è un tour con un'orchestra sinfonica di 90 elementi e l'ambizione di esportare le proprie canzoni nel mercato anglosassone: «L'idea è ancora nella fase embrionale: stiamo cercando una giovane e sconosciuta band inglese a cui far interpretare con arrangiamenti d'impronta britannica brani come "Pensiero", "Pierre" o "Tanta voglia di lei". Siamo convinti che nel nostro repertorio ci siano almeno 30 potenziali hit internazionali». Maledicono la tv («Utilizza la musica come riempitivo fra una cosa sgradevole e un'altra di cattivo gusto»), ma benedicono il ritorno di Pippo Baudo a Sanremo: «Ha sempre trattato la musica in tv con grande rispetto: ci ha confidato che non vuole fare uno spettacolo tv, ma riconsegnare Sanremo alla canzone. Lo guarderemo con grande amicizia e stima, ma non torneremo in gara al Festival».

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