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di PAOLO CALCAGNO MONTECARLO — «Le raccomandazioni in cambio di favori sessuali? ...

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Magari avessi avuto almeno qualche spintarella, mi sarei risparmiata tanti sacrifici e quelle estati passate a studiare recitazione, a Los Angeles, mentre le mie compagne della Scuola Tedesca di Roma se ne stavano al mare, in vacanza. Per me, però, va bene così: almeno posso guardarmi allo specchio e dirmi: "Ce l'hai fatta da sola"». Chi parla è Giada Desideri, 33 anni, romana, «ufficiale e gentildonna», protagonista con il personaggio del tenente di vascello Elena Dapporto di una delle serie di maggior successo della stagione di Raiuno, «Gente di mare», in concorso al Festival Internazionale della Tv di Montecarlo. Giada, ci sarà un seguito di «Gente di mare»? «Il successo della serie, che ha toccato picchi del 42 per cento di share, ha convinto Rai Fiction e Raiuno a varare la produzione di altre 13 puntate da cento minuti che andranno in onda da ottobre 2007. Sono felice di poter continuare a interpretare il personaggio di Elena con cui ho in comune la grande passione per il mare: ho il diploma di sub e la patente per stare al timone di barche anche importanti». Come ha deciso di diventare attrice? «È stata Eilleen Ford, la titolare della celebre agenzia di moda a spingermi verso questo mestiere, dopo avermi tenuto a battesimo come modella, quando avevo 13 anni e stavo a New York. Il mio primo film, "Un ragazzo di Calabria", di Luigi Comencini, è venuto quasi subito e mi ha messo accanto a due grandi maestri italiani come Gian Maria Volonté e Diego Abatantuono. Poi, ho fatto l'Actor's Studio di Lee Strasberg, dove ho avuto l'onore di seguire le lezioni di Al Pacino e Martin Sheeen. E a 17 anni ho debuttato in teatro: Giorgio Albertazzi mi ha affidato il difficile ruolo di Porzia nel "Mercante di Venezia""di Shakespeare. Sono stata anche in compagnia con Arnoldo Foà e Oreste Lionello, con i quali ho recitato Pirandello, Ibsen, Svevo. Insomma, le basi non mi mancano». Prima di regalarci il tenente di vascello più sexy della Guardia di Finanza aveva debuttato nella soap «Un posto al sole». La ritroveremo sullo schermo prima del seguito di «Gente di mare»? «È vero, per un anno sono stata su Raitre, nei panni della bionda Claudia Costa, arrampicatrice sociale e mangiatrice di uomini. Quanto alle novità, ce ne sono, ma riguardano il grande schermo. Ho partecipato a due film, diversi ma entrambi originali. Anche se l'ho girato dopo, credo che uscirà per primo "Anima nera", un thriller in cui sono un medico biologo che collabora con il commissario Luca Ward nel dare la caccia a un pedofilo. L'altro film è una sorta di favola, s'intitola "L'anno Mille" e intreccia la nostra epoca con il secondo millennio. Passo, perciò, dal costume di principessa agli abiti moderni di una studentessa di medicina. Il mio partner è Marco Bonini, anche egli interpeta il ruolo di un principe e poi di medico. A far scoccare l'incantesimo dei passaggi d'epoca è la soglia (se attraversata) della Porta Magica di Piazza Vittorio, a Roma». Con quale regista italiano preferirebbe lavorare? «Mi piace Michele Placido ("Romanzo criminale" è un film che rivedo sempre molto volentieri). Moretti? No. "Il caimano" non mi fa impazzire. Mentre mi è piaciuto il film di Kim Rossi Stewart "Anche libero va bene". Ma il regista che fa i film nei quali mi piacerebbe recitare è certamente Pupi Avati: ho adorato il suo fil "Il cuore altrove" Ma non solo, è un grande regista».

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