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«Grey's anatomy», sesso in corsia

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Le due attrici fanno spallucce quando chiediamo loro di confermare o smentire, tuttavia è un fatto tangibile che Ellen Pompeo (al centro nella foto) e Kate Walsh si sono ostentatamente ignorate a vicenda in queste giornate del Festival Internazionale di Montecarlo. Per tutta la stagione, il triangolo medical-sentimentale del "Grey's Anatomy" ha catturato su Italia 1 l'appassionata partecipazione delle fedelissime e dei cultori del genere "ospedale in rosa". Qualcosa di nuovo accadrà nella prossima stagione: il sorriso di Ellen, che ha il nonno paterno quasi napoletano, di Gesualdo, ne è una conferma. «Il 19 luglio, incominceranno le riprese della terza stagione del nostro serial - ci ha anticipato l'affascinante attrice ("Moonlight Mile", "Prova a prendermi", di Spielberg e con Leonardo Di Caprio, e il recente "Old School") che giovedì sera, sarà a Milano, assieme alla Walsh e alla simpatica Chandra Wilson, ospite di una serata organizzata da Mediaset e dalla Lega per la lotta contro i tumori -. Non posso rivelare come procederà tra Meredith e il dottor Shepard di Patrick Dempsey, ma ne vedrete ancora delle belle. Posso solo dirvi che personalmente non credo nel perdono e che, in generale, secondo me, è preferibile intrecciare relazioni con uomini che non siano già sposati». Il modo spinto con cui, talvolta, vengono messe in vetrina queste relazioni non è usuale in tv: forse la moralità del pubblico americano sta cambiando? «Non credo che sia dovuto a dei cambiamenti di questo tipo se certi intrallazzi sentimentali hanno ampio spazio anche sul piano delle scene erotiche. Piuttosto, sono i continui inganni alla base di queste relazioni a consentire di mostrare le cose in maniera impensabile fino a poco tempo fa. Noi abbiamo fans di ogni ragione sociale, maschi e femmine di ogni età, dai 18 agli 81 anni, che seguono l'appassionata relazione esplosa nell'ospedale e l' accettano, anche perché sanno benissimo che inizialmente lei non sapeva dei problemi di lui e, quindi, è giustificata se si è lasciata andare». Ha fatto un training particolare per imparare a comportarsi come un medico? «No, sono soltanto andata per una settimana a osservare come si lavora in un reparto di chirurgia. Devo dire che, dopo aver visto la vita sacrificata dei medici ospedalieri, adesso ho molta più considerazione per questa categoria. Il sangue? Non mi fa impressione, ma preferisco non vederlo: solitamente, quando viene fuori, significa che qualcosa non va bene». Conosce il cinema italiano? «Negli Stati Uniti non arrivano tanti film italiani. Mi piacciono Roberto Benigni e Monica Bellucci. Per il passato, amo molto Fellini e Bertolucci: "Novecento" è un film fantastico». I serial-tv hanno avuto grande spazio al Festival di Montecarlo, dove oltre al cast di "Grey's Anatomy", sono intervenuti, Patricia Arquette per "Medium", Daniel Dae Kim e Jorge Garcia per "Lost", la bravissima Diana Neal e la new entry mozzafiato Milena Govich per "Law & Order". La "Ninfa d'oro" del concorso è andata alla serie poliziesca ì24" che ha fatto il bis con il premio per il miglior attore, assegnato a Kiefer Sutherland.

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